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David di Donatello: Io Capitano miglior film e domina con 7 premi; C’è ancora domani ne vince 6 e Paola Cortellesi è miglior attrice; Rapito e Palazzina Laf gli altri grandi successi. La migliore cinquina degli ultimi dieci anni. Dall’anno prossimo un David anche al casting

di Maurizio Ermisino

“Tutto quello che hai visto ricordalo. Perché tutto quello che dimentichi ritorna a volare nel vento”. Queste parole di Marcello Mastroianni ci sono rimaste impresse durante la serata di premiazione dei David di Donatello, che si è svolta a Roma, a Cinecittà, venerdì 3 maggio. Il cinema è proprio quella cosa che ci fa ricordare, che fissa le idee in immagini. E cosa ci ricorderemo di questa edizione 69 dei David? È stata la serata di Io Capitano e Matteo Garrone, miglior film e miglior regia, e dominatori dei David con 7 premi, volendo anche un po’ a sorpresa, visto che in molti credevano che C’è ancora domani, che si presentava alla serata forte di 19 nomination, avrebbe fatto l’en plein. Paola Cortellesi e il suo film, in ogni caso, sono stati gli altri grandi protagonisti, con 6 David, tra cui quello per la migliore attrice protagonista e la migliore sceneggiatura originale, oltre al già annunciato David dello Spettatore. Protagonista anche il Maestro Marco Bellocchio, con Rapito: 5 David tra cui la miglior sceneggiatura non originale. La rivelazione è Palazzina Laf, 3 premi importantissimi, i migliori attori, Michele Riondino ed Elio Germano, e la canzone di Diodato. I grandi delusi sono Nanni Moretti e Alice Rohrwacher, rimasti senza premi per i loro Il sol dell’avvenire e La chimera. A uscire vincente è il cinema italiano, e non sono parole di circostanza: come ha sintetizzato Paolo Del Brocco, AD di Rai Cinema, nel ricevere il premio come miglior produttore per Io Capitano, quella di quest’anno è stata “la migliore cinquina degli ultimi dieci anni. Ognuno di questi film, in annate differenti, avrebbe vinto il premio come miglior film”.

Possiamo leggere il risultato di questi David in vari modi.

Uno può essere la sfida tra il grande Autore affermato e la regista esordiente, la sorpresa dell’anno, tra il cinema d’Autore rigoroso e impeccabile e il film che lancia un messaggio forte in modo inconsueto, attraverso la commedia: l’ha spuntata, di misura, Matteo Garrone su Paola Cortellesi. Ma tutti, nell’entourage di C’è ancora domani, ieri sera dicevano che, in ogni caso, il film dell’attrice romana aveva già vinto. Potete pensare alla serata finale come a una lunga corsa, i 10mila metri o la maratona: tutti i premi assegnati all’inizio facevano pensare a una vittoria di C’è ancora domani; quelli vinti man mano da Rapito hanno insinuato l’idea che fosse il film di Bellocchio che potesse insidiare Paola Cortellesi; ma la volata finale, con una serie di David vinti in serie di Io Capitano, ha confermato quella sensazione che si era diffusa dietro le quinte e in sala stampa: che la vittoria finale potesse essere di Matteo Garrone. Un risarcimento per il mancato Oscar? Si è pensato anche a quello. Ma il modo migliore per leggere questi David è quello sui temi. E allora sono usciti con urgenza il racconto delle migrazioni (Io Capitano), il tema dell’emancipazione femminile (C’è ancora domani) e quello dell’assurdità delle contrapposizioni religiose (Rapito). E il tema del lavoro (Palazzina Laf). Piera Detassis ha annunciato che il prossimo anno ci sarà un David per il miglior casting, Lucia Bergonzoni che tornerà l’iniziativa Cinema Revolution, con i biglietti a 3,50 euro. E non è mancata qualche polemica: il costumista Sergio Ballo ha protestato per essere stato premiato non sul palco principale, ma su un set (il Teatro 14), che in pratica era un sottoscala, prima di lanciarsi in un appello contro l’antisemitismo. La Rai ha provato a spettacolarizzare la serata con le coreografie di Luca Tomassini che hanno accompagnato le esibizioni di Mahmood (Tuta Gold), Giorgia (I Feel Love, in omaggio a Giorgio Moroder), Malika Ayane (What A Wonderful World) e Irama (Ovunque sarai).

Io Capitano di Matteo Garrone vince 7 David.

Sono quelli per il Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Produttore (Archimede, Rai Cinema, Pathé, Tarantula), Miglior Autore della Fotografia (Paolo Carnera), Miglior Montaggio (Marco Spoletini), Miglior Suono (Presa diretta: Maricetta Lombardo; Montaggio suono: Daniela Bassani; Creazioni suoni: Mirko Perri; Mix: Gianni Pallotto) e Migliori Effetti Visivi (Laurent Creusot e Massimo Cipollina). Si tratta di una serie di premi, anche tecnici, che confermano come sia un grande film d’avventura. E come il messaggio del film sia arrivato forte e chiaro. “La regia è legata alla visione, al racconto” ha dichiarato Garrone. “Nasce dall’idea di ascoltare le storie di chi non viene ascoltato, raccontare la parte di viaggio che non viene vista. È un film che ho fatto dall’inizio con chi ha vissuto questa avventura: tutte le comparse erano migranti che avevano fatto quel viaggio e che me lo avevano raccontato. Spesso si mettevano in scena da soli e io ero lo spettatore”. Io Capitano è stato premiato perché è un film che parla del futuro, del sogno. La speranza è che, quando il “capitano” arriva in Europa, possa davvero iniziare una nuova avventura. “Più che insegnare il rispetto a scuola, è ora che si insegni cinema” ha aggiunto Garrone.

C’è ancora domani di Paola Cortellesi vince 6 David.

Sì, forse sono meno di quelli previsti, e non c’è quello per il Miglior Film, ma è stato uno dei grandi protagonisti della serata. È il film di cui c’era bisogno in questo momento nella nostra società, è il film che ci dice che è ora che le donne abbiano tutto lo spazio che meritano. Se lo è meritato tutto questo successo, Paola Cortellesi: Miglior Esordio alla Regia, Miglior Sceneggiatura Originale (con Giulia Calenda e Furio Andreotti), Miglior Attrice Protagonista (Paola Cortellesi) e Non Protagonista (la strepitosa Emanuela Fanelli). E ancora, il David Giovani e il David dello Spettatore. È proprio sul pubblico che Paola Cortellesi ha fatto una riflessione importante. “Volevo ringraziare gli spettatori” ha detto. “Quando si costruisce una storia per il grande schermo si sognano sale piene ed emozioni condivise. Non mi piace pensare al pubblico come a una massa informe di estranei. Gli spettatori siamo noi, c’è di tutto. Mi piace pensare che ci sia chi ha combattuto perché io sia libera. E anche chi non la pensa come me”. Ma ha anche raccontato le parole di chi ha incontrato nelle varie proiezioni in giro per l’Italia, come quella signora che ha detto “sono stata una Delia e non lo sono più”.“Abbiamo portato il film nella sezione femminile del carcere di Rebibbia” ha aggiunto la sceneggiatrice Giulia Calenda. “Erano tutte Delie e una è venuta e ha detto: è proprio così, è un balletto, è sempre uguale, e ti ci abitui”.

Rapito di Marco Bellocchio vince 5 David.

Si tratta della Migliore Sceneggiatura Non Originale, scritta da Marco Bellocchio e Susanna Nicchiarelli, e una serie di premi tecnici che mettono in evidenza la cura per la messinscena di un viaggio indietro nel tempo: Migliore Scenografia (per la scenografia Andrea Castorina e per l’arredamento Valeria Vecellio), Migliori Costumi (Sergio Ballo e Daria Calvelli), Miglior Trucco (Enrico Iacoponi) e Miglior Acconciatura (Alberta Giuliani). “Spero di avere ancora per qualche anno la mente a posto per fare altri film” ha scherzato Marco Bellocchio, ricordando di aver provato a far vedere il suo film al Papa ma di non aver avuto notizie in merito. “Marco è una delle persone più coraggiose e libere che ho mai incontrato” ha aggiunto Susanna Nicchiarelli. Ed è davvero così.

Palazzina Laf (3 David) è la rivelazione.

Possiamo dirlo con certezza: il piccolo grande film di Michele Riondino ha vinto tre premi molto importanti e acceso i riflettori sul mondo del lavoro. Riondino è il Miglior Attore Protagonista, Elio Germano il Non Protagonista. Diodato ha vinto per la Miglior Canzone Originale, La Mia Terra. “È un film molto attuale, che parla di lavoro, una cosa che sembra dimenticata dal cinema. Forse i film non riescono a cambiare le cose ma riescono a farcele guardare”. “Siamo cresciuti con l’idea che ci fosse solo la fabbrica” ha aggiunto Riondino, che è di Taranto, dove è ambientato il film. “Possiamo fare a meno della fabbrica se troviamo altre industrie. E il cinema è una di queste”.

I Subsonica vincono il David per il Miglior Compositore.

Il premio alla band torinese è stato assegnato per le musiche di Adagio di Stefano Sollima. Il Miglior Documentario è Laggiù qualcuno mi ama, di Mario Martone, dedicato a Massimo Troisi, e il Miglior Corto è The Meatseller di Margherita Giusti. Il Miglior Film Straniero è Anatomia di una caduta di Justine Triet. Come al solito, sono stati esaltanti e commoventi i premi alla carriera. Il primo è stato assegnato a Giorgio Moroder, autore di musiche per film come Fuga di Mezzanotte, Flashdance, Top Gun, American Gigolo, La storia infinita (“Quale sarà il suono del futuro? L’ho già fatto” ha risposto a una domanda). Il secondo a Milena Vukotic, che ha ricordato quel regista (era Renato Castellani) che a un provino le disse “Per fare cinema bisogna essere belle come Gina Lollobrigida o carismatiche come Anna magnani e tu non sei nessuna delle due”. E a proposito del ruolo della Pina in Fantozzi ha detto “non dà mai troppo fastidio essere amati”. Vincenzo Mollica, grande cronista di cinema premiato con un David Speciale, ha svelato il suo segreto. “Fare più attenzione alle risposte che alle proprie domande. Saper ascoltare, per poi saper raccontare”.

I PREMIATI

MIGLIOR FILM

Io Capitano – Prodotto da Archimede, Rai Cinema, Pathé, Tarantula

Per la regia di Matteo Garrone

MIGLIOR REGIA

Matteo Garrone per il film Io Capitano

MIGLIOR ESORDIO ALLA REGIA

Paola Cortellesi per il film C’è ancora domani

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE

Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi per il film C’è ancora domani

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

Marco Bellocchio e Susanna Nicchiarelli per il film Rapito

MIGLIOR PRODUTTORE

Archimede, Rai Cinema, Pathé, Tarantula per il film Io Capitano

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA

Paola Cortellesi per il film C’è ancora domani

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA

Michele Riondino per il film Palazzina LAF

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA

Emanuela Fanelli per il film C’è ancora domani

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA

Elio Germano per il film Palazzina LAF

MIGLIORE AUTORE DELLA FOTOGRAFIA

Paolo Carnera per il film Io Capitano

MIGLIORE COMPOSITORE

Subsonica per il film Adagio

MIGLIORE CANZONE ORIGINALE

“La mia terra” musica, testi e interpretazione di Diodato per il film Palazzina LAF

MIGLIORE SCENOGRAFIA

Per la scenografia: Andrea Castorina – Per l’arredamento: Valeria Vecellio per il film Rapito

MIGLIORI COSTUMI

Sergio Ballo e Daria Calvelli per il film Rapito

MIGLIOR TRUCCO

Enrico Iacoponi per il film Rapito

MIGLIOR ACCONCIATURA

Alberta Giuliani per il film Rapito

MIGLIORE MONTAGGIO

Marco Spoletini per Il film Io Capitano

MIGLIOR SUONO

Presa diretta: Maricetta Lombardo – Montaggio suono: Daniela Bassani – Creazioni suoni: Mirko Perri – Mix: Gianni Pallotto per il film Io Capitano

MIGLIORI EFFETTI VISIVI -VFX

Supervisore VFX: Laurent Creusot – Producer VFX: Massimo Cipollina per il film Io Capitano

MIGLIOR DOCUMENTARIO – PREMIO DAVID CECILIA MANGINI

Laggiù qualcuno mi ama di Mario Martone

DAVID GIOVANI

C’è ancora domani per la regia di Paola Cortellesi

MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE

Anatomie d’une chute (Anatomia di una caduta) di Justine Triet – Teodora Film

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

The Meatseller di Margherita Giusti

DAVID DELLO SPETTATORE

C’è ancora domani per la regia di Paola Cortellesi

DAVID ALLA CARRIERA

Milena Vukotic

Giorgio Moroder

DAVID SPECIALE

Vincenzo Mollica

I NUMERI

Io Capitano – 7

C’è ancora domani – 6

Rapito – 5

Palazzina Laf – 3

Adagio – 1

Laggiù qualcuno mi ama – 1

Anatomia di una caduta – 1

The Meatseller – 1