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Anche Meta entra nella corsa all’Artificial Intelligence. Lo annuncia Mark Zuckerberg: la gara con OpenAI, ChatGPT, Bing, e Bard di Google si accende sempre di più

meta

Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha annunciato lunedì in un post la creazione di strumenti basati sull’intelligenza artificiale. Questo annuncio sembrerebbe includere ‘personas AI’, progettate per aiutare gli utenti in vari modi (nel post non è stato specificato quali), oltre a nuovi strumenti basati sull’AI integrati nelle app e nei servizi dell’azienda.

“Stiamo creando un nuovo gruppo di prodotti di alto livello, esplorando esperienze con il testo (come la chat di WhatsApp e Messenger), con le immagini (come i filtri creativi di Instagram e i formati pubblicitari), con i video e le esperienze multimodali”, ha scritto Zuckerberg. “Abbiamo molto lavoro di base da fare prima di arrivare alle esperienze davvero futuristiche, ma sono entusiasta di tutte le nuove cose che costruiremo lungo il percorso”.

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Il nuovo team AI sarà guidato da Ahmad Al-Dahle, vicepresidente di Meta per l’AI e il machine learning, che in precedenza ha lavorato nel gruppo di special product di Apple. Il percorso verso la Meta AI non è solo lungo, ma appare anche affollato: i modelli linguistici creati da OpenAI sono già stati integrati in un chatbot di Microsoft Bing, oltre che nel celebre ChatGPT, mentre Google
sta lavorando a un chatbot chiamato Bard, che ha ‘fallito’ all’esordio ma arriverà presto – si parla della fine di marzo – a essere aperto a tutti come lo è ora il chatbot di OpenAI. Sempre lunedì è stata anche la volta di Snap che ha annunciato la prossima intergrazione di un bot tipo ChatGPT nella sua app Snapchat.

A proposito di annunci, la settimana scorsa Meta aveva presentato il suo nuovo modello linguistico generativo, chiamato LLaMA. In quell’occasione Meta aveva dichiarato che i suoi modelli si distinguono perché sono a disposizione dei ricercatori e perché sono più piccoli e meno costosi da usare rispetto ai modelli più grandi.

Meta ha anche lanciato due chatbot di intelligenza artificiale, Galactica e Blenderbot, che non hanno impressionato più di tanto al debutto: sarà comunque interessante vedere come Meta sarà in grado di migliorarli e incorporare funzioni di intelligenza artificiale sempre più avanzate in ciascuna delle sue app.

Questi fatti, tuttavia, sono molto indicativi della direzione presa da Meta, che sta già svolgendo una quantità significativa di ricerche sull’intelligenza artificiale, non intende lasciarsi sfuggire i concorrenti nella corsa all’IA.