GOMORRA ADV – Episodio Quattro – Dal Cliente
Riassunto delle puntate precedenti: tiemp perz.
Finalmente era tutto pronto per l’incontro degli incontri, durante il quale l’Agenzia avrebbe mostrato la merce al compratore, ‘O Client!
Mentre in agenzia si stampava ancora l’ennesima versione con la sfumatura di rosa meno rosa delle altre, perché qualcuno aveva detto che aveva sentito qualcuno dire che al Cliente il rosa faceva schifo, dal Cliente se ne fottevano altamente a avevano organizzato una riunione tra di loro.
L’agenzia arrivò puntuale all’appuntamento, pure se l’Accaunt aveva chiamato ‘O Client ad ogni km, comunicando la posizione esatta.
L’aria era tesa in auto. Nessuno parlava con nessuno.
All’orario stabilito, l’Accaunt si fece annunciare alla reception. 22 minuti dopo scese l’aiutante d’O Client, chill ca nun cuntava nu cazzo, che con un sorriso prese tutto il gruppo e lo guidò verso una stanza segreta che però era già occupata da altra riunione segreta. Anche le altre 4 stanze segrete successive ebbero la stessa sorte. Poi finalmente si parlarono tra loro e una riunione si spostò altrove, liberando una stanza: ‘a cchiù brutt!
I primi ad entrare furono gli Accaunt che si scelsero i meglio posti, quelli vicini al Cliente. A seguire i creativi, che nun se ne futteveno ‘e nient, che finirono ai bordi del tavolo.
L’Accaunt con il grado più basso di comando, cominciò a tirare fuori il PC e a collegarlo alla tv che però non c’era.
L’Accaunt: Ah, ma non c’è la tv?
L’Aiutante Cliente: Eh no, quello era nella sala occupata.
L’Accaunt: Ah, e come facciamo?
L’Aiutante Cliente: Eh, possiamo proiettarlo.
L’Accaunt: Ah, ma ci serve l’adattatore….
O’ Copy, mentre Accaunt e Aiutante Cliente continuavano a parlare, guardò l’Art e disse:
‘O Copi: Mamm do Carmn. Mo’ accumencia ‘a parte ‘e l’adatattore. Nun ‘a fernimm cchiù! Mo chiamm ‘a casa e dico ca nun torn stasera!
Dopo aver provato 234 adattatori diversi e aver chiamato il tecnico dei collegamenti, una figura specifica che si occupa solo di collegare i computer durante le presentazioni, finalmente trovarono una soluzione tecnologica avanzata: computer con presentazione e Accaunt di fianco ‘O Client, gli altri invece avrebbero proseguito la presentazione dal loro computer. Ad un segnale convenuto, l’Accaunt vicino al Cliente avrebbe cambiato la pagina.
Appena risolta la questione tecnica, arrivò ‘O client con i suoi guardia spalle, gente chiamata solo p’è cacà ‘o cazz in presentazione, facendo domande inutili e dando giudizi non richiesti solo per far saltare l’accordo e far abbassare il prezzo.
‘O Client, arrivato con 35 minuti di ritardo perché stava facendo una conferenz coll con non si sa chi, esordì in malo modo dicendo:
‘O Client: Ho solo 30 minuti perché dopo ho una riunione. Purtroppo siete venuti in ritardo e quindi dobbiamo andare di fretta.
Nessuno contraddì ‘O Client per paura di rappresaglie. ‘O Direttor Client prese la situazione in mano:
‘O Direttor Client: Innanzitutto grazie per l’appuntamento. Saremo veloci. Salteremo qualche pagina della presentazione ma poi vi lasciamo chiavetta, vi mandiamo wetranf, 7 copie stampate a testa e un corriere che vi consegnerà tutto, così siamo tutti più sicuri. Un mio uomo si siederà di fianco a voi e seguirà la presentazione perché non c’è l’adattatore. Abbiamo provato ma niente. Comunque abbiamo anche stampato e montato su poliplat quindi possiamo partire.
49 minuti dopo la presentazione era ancora alla parte inutile. ‘O client cominciò a dare segni di cedimento, poi ormai esausto, disse:
‘O Client: Scusate ma io tra un minuto devo andare. Mi fate vedere qualcosa?
A quel punto ‘O Direttore Client fece segno ai creativi di mostrare la merce.
I due, ‘O Copi e l’Art, non persero tempo e come i più classici vucumprà sulla spiaggia di Rimini, stesero sulla scrivania tutta la merce a disposizione.
‘O Copi disse solo: Non vi rubo tempo. Chest’è!
‘O Client osservò senza dire nulla. Una volta finita la rassegna della merce esposta, ‘O client cominciò il classico rituale di chiedere a tutti i suoi uomini presenti, quelli che nun cuntavan ‘nu cazz, di dire la loro.
Nell’ordine, le perle che saltarono fuori furono:
Rafele detto Piedi-per-terra: A me non mi convince nessuna.
Sasà detto Capa-ca-spart-e-recchie: A me piace questa con il fondo scuro.
‘O copi: Chist ‘e ‘o portaleiaut!
Sasà detto Capa-ca-spart-e-recchie: Ok e non si può avere una proposta con questo fondo?
Anna detta ‘A-volp: Il logo non è corretto. Stiamo realizzando quello nuovo che però stiamo ancora testando e non sappiamo ancora quale sarà ma non è questo. Bisogna cambiarlo.
Paoletta detta Nun-aggio-capit: Non ho capito.
Sasà detto Capa-ca-spart-e-recchie: A me piace questa con il fondo rosso.
‘O copi: Chest ‘e ‘a fodera d’o compiuter!
Sasà detto Capa-ca-spart-e-recchie: Ok e non si può avere una proposta con questo fondo?
Genny detto Futt-futt: Io questa l’ho già vista. Su una rivista vietnamita del 1973, pagina 42. Solo che non ricordo di cosa si trattava. Però non possiamo usarla.
Dopo 65 minuti di follia collettiva, ‘O Client prese finalmente la parola:
‘O Client: Allora, ci sono tanti spunti ma non ci siamo ancora. Cose troppo complicate. I nostri clienti sono semplici. Non pensano come noi. Loro vogliono chiarezza. Non vogliono perdere tempo a capire. Io terrei i loghi. Quelli li terrei. Mi piacciono. Poi se lo cambiamo, e non è detto, lo sostituiamo. Quindi ripartirei dal logo e troverei soluzioni più semplici ma non banali, ovviamente. Osate. Per una volta che possiamo osare. Poi magari non facciamo nulla ma osate. Ora devo scappare. Ci sentiamo poi per capire l’avanzamento lavori quando lo vediamo.
In macchina ‘O Direttor Client si girò verso ‘O copi e l’Art e disse:
‘O Direttor Client: Io pensavo che andasse molto peggio. Per essere la prima presentazione direi che è andata più che bene. Che dite?
O‘ Copi: Certo, ce puteve sputà ‘nfaccia e nun l’ha fatt quindi è andata bene.
Continua…(pecché secondo te era fernut cca?)
