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‘Inspiring Words’: Presenza, è pura quando l’ego del coach è assente: si sospende il giudizio, non ci si atteggia da protagonista e non c’è nessun piano, se non quello di esserci semplicemente per l’altro, in un rapporto di partnership

Inspiring Words’, Presenza di Aurélie Lagarde, International Corporate Coach e Associate Certified Coach ICF.

La presenza viene di solito contrapposta all’assenza, ma come appreso dal lockdown, non c’è bisogno della presenza fisica per essere presenti.

I cambiamenti profondi partono sempre da un lavoro sui nostri paradigmi fondanti. La tempesta-Covid ci permette di rivedere il paradigma di presenza, spesso associato all’immagine di qualcuno la cui personalità irradia; come l’attore che, con il suo talento, si impone al pubblico.

Recuperiamo l’altro senso della presenza: l’empatia, l’essere qui ed ora, l’ascolto attivo e olistico, il percepire l’essenza e l’unicità dell’altro, l’accoglienza.

Nel coaching la presenza è pura quando l’ego del coach è assente: si sospende il giudizio, non ci si atteggia da protagonista e non c’è nessun piano, se non quello di esserci semplicemente per l’altro, in un rapporto di partnership.

Allora i proiettori sono sull’altro, a cui arriva il messaggio ‘il protagonista sei tu’. Così si trova nelle condizioni di sviluppare la consapevolezza delle proprie capacità che può mettere in campo verso i suoi obiettivi, riconoscendo la propria luce interiore.

Questo è l’atteggiamento di apertura che possiamo applicare in questa nuova Era e che compenserà qualsiasi assenza fisica. E questo tipo di energia è in grado di passare anche attraverso uno schermo.

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