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Ecco il decalogo stilato da AIR3. Sono 10 punti che i registi chiedono a case di produzione, agenzie ed aziende clienti di sottoscrivere. Perché razionalizzano il meccanismo delle gare, in Italia più complesso che nel resto del mondo. E a perderci sono i progetti

In questo video il racconto dei 10 punti del decalogo. Introduce il presidente AIR3 Carlo Arturo Sigon, a seguire Federico Cambria, Laura Chiossone, Nicolò Bravetta e Federico Brugia.

  1. STARTIN’ OVER: la contingenza che stiamo vivendo è un’opportunità per tutti coloro che si trovano a scegliere un regista: optare per un regista italiano crediamo possa diventare motivo di orgoglio perché Il talento in Italia c’è ed è responsabilità di tutti scoprirlo e permettergli di crescere. Clienti e Agenzie hanno la possibilità di investire nel Paese per alimentare la creatività made in Italy, sfruttando l’esperienza di professionisti consolidati, dando voce ai tanti giovani talenti nostrani, e contribuendo così allo sviluppo culturale italiano. Se cresce la qualità della firma Italia, tutto il mercato ne andrà a beneficiare.
  1. REEL: i registi AIR3 si impegnano a rendere facilmente consultabili e scaricabili i propri film per supportare il lavoro della CdP nella realizzazione ad hoc del reel di presentazione per una gara.
  2. CHIAMATA : i registi AIR3, in fase di chiamata, hanno diritto a essere messi al corrente dalla CdP su chi sono gli altri registi proposti sul medesimo progetto dalla stessa CdP
  3. NC-NT: si ritiene che la conference call tra regista AIR3, CdP e team creativo sia condizione necessaria e indispensabile per la realizzazione di un trattamento: no call, no treatment. 😉
  4. BUDGET: è fondamentale che il regista AIR3 sia messo a parte dell’ammontare del budget disponibile per la produzione del film per cui sta gareggiando. Riteniamo che la consapevolezza delle risorse economiche disponibili sia cruciale per fare richieste ragionevoli sui mezzi necessari alla realizzazione del film e per la trattativa sul fee.
  5. RUSH: chiediamo che, per la realizzazione di un Trattamento completo ed esaustivo, siano concesse ai registi AIR3 non meno di 4 giorni lavorativi dalla conference call con agenzia.
  6. CHARLA: chiediamo che diventi prassi la presentazione di persona del Trattamento da parte dei registi AIR3 ad agenzia e cliente. Questo serve a dare l’occasione al regista di argomentare di persona quanto scritto e, ad agenzia e cliente, la possibilità di conoscere personalmente chi porterà a termine il lavoro. In caso non ci fosse la possibilità di incontrarsi tutti dal vivo, è possibile ipotizzare un incontro via skype.
  7. UPDATE: Chiediamo che ogni venerdì il regista AIR3 venga aggiornato dalla CdP sull’andamento della gara e, in generale, chiediamo che l’esito della presentazione all’agenzia venga comunicato immediatamente ai registi in gara.
  8. DIRECTOR’S CLUB: chiediamo che sia permesso al regista AIR3 di presentare al cliente il proprio director’s cut. Prima dell’inizio della produzione, il regista AIR3 che ha vinto la gara si accorderà con la CdP sulla possibilità di finalizzare il proprio Director’s Cut.
  9. RIMBORSI: AIR3 è intenzionata ad aprire un confronto con le associazioni di categoria di riferimeno (CPA, UNA, UPA) nell’ottica di definire un rimborso per il lavoro di Trattamento svolto in fase di gara, rendendolo una voce di costo imprescindibile per il coinvolgimento dei registi. In questa direzione va la nuova sinergia nata con l’ADDP l’Associazione dei Registi Spagnoli, che sta anch’essa portando avanti questa battaglia in Spagna. Riteniamo che non solo la mole di lavoro necessaria alla realizzazione di un Trattamento ma anche l’innegabile apporto creativo in termini di idee e soluzioni debba essere riconosciuto.