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L’Ads Safety Report di Google compie 10 anni. Nel 2020 ritirati oltre 3,1 miliardi di annunci pubblicitari non in linea con le policies

L’Ads Safety Report di Google compie 10 anni, e nel rapporto di quest’anno viene sottolineato il lavoro svolto per prevenire un utilizzo dannoso delle piattaforme pubblicitarie, condividendo il numero di informazioni maggiore di sempre.

“In Google, quando prendiamo decisioni sugli annunci pubblicitari che le persone vedono online e sui contenuti che possono essere monetizzati sulle nostre piattaforme, agiamo continuamente per garantire alle persone un’esperienza sicura online”, scrive in un blogpost Scott Spencer, Vice President, Ads Privacy & Safety di Google. “Sviluppare policy in questi ambiti e applicarle costantemente è uno dei principali metodi con cui proteggiamo le persone e preserviamo la fiducia nell’ecosistema degli annunci pubblicitari.”

Nel 2020, le policy applicate da Google e la loro applicazione sono state messe a dura prova. Il mondo stava attraversando contemporaneamente una pandemia globale – che continua ancora oggi – ed era in corso una continua lotta per contrastare i malintenzionati alla ricerca di nuovi metodi per approfittarsi delle persone online. Migliaia di persone hanno lavorato 24 ore su 24 per offrire un’esperienza sicura a utenti, creator, publisher e inserzionisti.

“Abbiamo aggiunto o aggiornato più di 40 policy per inserzionisti e publisher”, sottolinea ancora Spencer. “Abbiamo anche bloccato o rimosso circa 3,1 miliardi di annunci per violazione delle nostre norme e limitato altri 6,4 miliardi di annunci. In particolare limitare gli annunci ci consente di definire il nostro approccio in base alla posizione geografica, alle leggi locali e ai nostri programmi di certificazione, in modo tale che gli annunci approvati vengano mostrati solo laddove appropriato, regolamentato e legale”.

Inoltre sono stati sospesi più di 1,7 milioni di account di inserzionisti per gravi violazioni delle policy e sono stati rimossi annunci da oltre 1,3 miliardi di pagine e sono state intraprese azioni a livello di sito internet su quasi 1,6 milioni di publisher.

Infine, a fronte dell’aumento del numero di casi di coronavirus in tutto il mondo dallo scorso gennaio, è stata rafforzata la policy sugli eventi sensibili per prevenire comportamenti come l’incremento dei prezzi su prodotti molto richiesti. sono stati bloccati più di 99 milioni di annunci legati al Covid-19, compresi quelli volti a promuovere prodotti come mascherine N-95 (Ffp2) di dubbia origine, false cure, dosi di vaccini false.

L’impegno di Google si è allargato anche all’ambiente politico: negli Stati Uniti, ad esempio, da quando divenne chiaro che il risultato delle elezioni presidenziali non si sarebbe immediatamente delineato, è stato determinato che l’appuntamento elettorale rientrasse nella sfera della policy sugli eventi sensibili, mettendo in pausa gli annunci riguardanti le elezioni statunitensi a partire dalla chiusura delle urne e fino all’inizio di dicembre.

“Nel prossimo anno continueremo a investire su nuove policy, sul nostro team di esperti e sulla tecnologia di applicazione delle policy per stare al passo con la nascita di nuove potenziali minacce”, conclude Spencer. “Continueremo inoltre sul nostro percorso al fine di allargare i nostri programmi di verifica in tutto il mondo, per aumentare la trasparenza e rendere universalmente disponibili più informazioni riguardanti la gestione delle inserzioni pubblicitarie”.