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La narrazione di marca nell’era dell’IA: il potenziale strategico per i brand, tra opportunità e sfide. Il report di Hotwire in collaborazione con House Of Beautiful Business

In pochi anni l’intelligenza artificiale ha rivoluzionato la vita quotidiana della nostra società e, di conseguenza, anche dei brand che modellano le nostre abitudini di consumo. In questo contesto, le aziende hanno due possibilità: abbracciare questa nuova tecnologia e appropriarsi dei suoi benefici (assumendone al contempo i rischi), oppure perdere un treno che potrebbe definire la loro rilevanza in futuro.

Per investigare come i marchi possono abbracciare la rivoluzione dell’IA nel proprio brand storytelling, Hotwire, società globale di consulenza in materia di comunicazione e marketing, ha realizzato il reportLa narrazione di marca nell’era dell’IA’, in collaborazione con il think tank House Of Beautiful Business.

Attraverso l’analisi condotta con l’aiuto di molteplici professionisti, tra cui esperti di IA, giornalisti, cyber-psicologi, designer e brand leader, il report si domanda da un lato, come dovrebbero o possono guidarci i brand manager in questo nuovo contesto. E, dall’altro, cosa dovrebbero fare con lo spazio narrativo che emerge come risultato dell’implementazione di questa nuova tecnologia.

A partire da questa riflessione è stata sviluppata la ‘Matrice delle Narrazioni di Marca nell’Era dell’IA’, un quadro di spazi narrativi creati per aiutare i brand leader a decidere come orientare la loro prospettiva sull’IA.

Matrice IA

La matrice identifica quattro archetipi:

  • Stile di Vita Transumano: sono quelle aziende che scelgono, o hanno già scelto, di porre l’IA al centro della loro narrazione. Questo archetipo ha un atteggiamento ottimistico nei confronti della tecnologia, è un early adopter e si impegna costantemente e pubblicamente con l’IA.
  • Conservatorismo Digitale: sono marchi caratterizzati da un’attività basata su artigianato, tradizione ed esperienze interpersonali. Sono intrinsecamente scettici nei confronti dell’IA e tendono a essere più conservatori al riguardo.
  • Ancore di Stabilità: i brand identificati in questo spazio narrativo sono scettici nei confronti dell’IA. Nonostante l’implementazione in alcuni aspetti della loro vita quotidiana, scelgono di non includere l’IA nel loro storytelling.
  • Massima Convenienza: questo quadrante comprende i marchi che utilizzano l’IA come strumento per migliorare il servizio offerto ai propri clienti. Le aziende che rientrano in questo archetipo affrontano l’IA da un punto di vista pragmatico, spesso non danno priorità a questa tecnologia nel loro storytelling ma la riducono semplicemente all’utilità per l’azienda.

Hotwire, la narrazione di marca nell'era dell'AI

Il report descrive quindi il potenziale strategico per i marchi, nonché le opportunità e le sfide che si aprono per loro una volta collocatisi in uno degli archetipi definiti. In questo modo, le aziende, a seconda del loro profilo, possono individuare più facilmente le sfide e le opportunità che si aprono per loro e stabilire nuove e più accurate strategie intorno al loro rapporto con l’IA.

Beatrice Agostinacchio, Managing Director di Hotwire per la Spagna e l’Italia, commenta nella nota: “È dovere dei marchi abbracciare l’IA e determinare il proprio comportamento nei suoi confronti, per impostare una narrazione coerente e aggiornata che rimanga in linea con il loro pubblico di riferimento. Grazie alla Matrice che abbiamo sviluppato, le aziende possono avere una visione più chiara di come comportarsi e di come applicare l’IA nelle loro strategie di business e di comunicazione, comprendendo le sfide e le opportunità di questa nuova era”.

È possibile visionare e scaricare il report a questo link.