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Il mercato del gaming applicato alla blockchain e agli NFT sta esplodendo. Il play to earn spinge a fare azioni che possono essere retribuite

Luca Vajani, Ceo di Aries Tech

Se il mondo della blockchain e delle criptovalute può sembrare ancora uno spazio dedicato solo a esperti e appassionati, i videogiochi stanno iniziando a svolgere un ruolo importante nel favorire la comprensione e l’adozione di massa di questi paradigmi. Aries Tech, software house di Seregno (MB), ha colto a pieno le potenzialità del settore del gaming applicato alla blockchain, posizionandosi nel panorama internazionale come impresa innovativa che sviluppa giochi di strategia di successo.

Da qualche anno a questa parte, sta esplodendo un nuovo mercato di domanda-offerta che ruota attorno al concetto di crypto gaming: si tratta di videogiochi che permettono di guadagnare criptovalute in base al tempo dedicato al gioco stesso e ai risultati ottenuti; il cosiddetto fenomeno del play to earn. Una volta che queste criptovalute atterrano nel wallet del giocatore, è possibile convertirle in denaro tramite degli appositi exchange, che consentono poi di effettuare un bonifico bancario direttamente sul conto dell’utente (giocatore).

Comunemente chiamati crypto games, questi giochi basati sull’utilizzo delle criptovalute stanno diventando sempre più famosi. Se nel passato questo tipo di tecnologia non era facilmente fruibile, oggi, tramite internet, chiunque può giocare senza alcuna barriera all’accesso.
Per coloro che vogliono investire nella realizzazione di un gioco, un elemento fondamentale per garantire una grande partecipazione degli utenti e per favorire la raccolta di fondi per la ricerca e sviluppo e per attività di marketing, consiste proprio nella creazione di una criptovaluta specifica – meglio se certificata dalla community della blockchain su cui il gioco si basa – e sulla possibilità di utilizzare NFT all’interno del gioco stesso.

La stessa Aries Tech infatti, per la validazione dei suoi progetti, ha collaborato con specifiche DAO (Decentralized autonomous organization) che hanno seguito il processo di sviluppo e certificazione della moneta digitale.

I giochi crypto spostano l’attenzione sull’utente ristabilendo il suo ruolo come chiave e permettendo allo stesso di valorizzare i suoi sforzi nel gioco, i quali vengono ripagati nel senso letterale del termine.

“Il settore del gaming è un settore molto complesso perché richiede da parte delle software house competenze trasversali sia per lo sviluppo dei videogiochi, sia per la gestione della blockchain e, in progetti più evoluti, una consolidata esperienza nella gestione dell’ IoT e dei dispositivi digitali che vi ruotano attorno”, afferma in una nota Luca Vajani, CEO di Aries Tech. “Inoltre, il meccanismo del play to earn rappresenta un incentivo per spronare le persone a fare azioni proattive che possono essere realmente retribuite. Nonostante i pregiudizi, si tratta di un modello trasparente perché la criptovaluta, che viene appositamente creata per quel gioco, rientra in quella legge universale per cui quell’oggetto ha il valore che la comunità gli attribuisce. L’aspetto valoriale assume quindi un significato fondamentale per il mercato degli NFT che, ultimamente, sta registrando un significativo tasso di crescita”.