Anticipando: “dopo due anni col meno (11% sul 25 del mercato) ora in +, 320 i dipendenti, e nel 2016 cresceremo del 9%, con margine di profitto a doppia cifra medio alta”.
Oltre alla notizia della presidenza per Giorgio Brenna, Chairman e Chief Executive Officer Leo Burnett Group Italia e Continental Western Europe, IAA Italia.
Ma il motivo che ci ha spintiad andare a trovare lui e Francesco Bozza, Executive Creative Director insieme a Alessandro Antonini, nella nuova sede di viale Jenner (perdono, come ascolterete nell’intervista, recidivamente cado nella pronuncia del nome di questo viale milanese) peraltro il cambio ha fatto meritare alla Leo un Bronzo all’ultimo Epica, per dedicare loro il nostro secondo ‘nicetomeetyou’ è sicuramente la performance messa a segno nell’ultimo mese. Dalla vittoria della gara Pittarosso a quella McDonald’s Italia, sino al budget Beck’s.
E il merito, come verificherete, va alla capacità di ragionare qualitativamente creativo. Che poi fa rima con efficacia, efficienza, prosperità del business. Insomma, Brenna sente stretto l’appellativo di ‘finanziario’. Perché non c’è dicotomia tra numeri e idee. Per la bontà delle quali, a contare sono soprattutto le alchimie. Organizzando persone e ambiente di conseguenza. Sapendo, pure, che nulla è tale per sempre. Insomma, l’efficienza non è taglio di risorse ma evoluzione costante.
E le gare, come sostiene Bozza, sono linfa. Ovvio che potersi misurare con brand di rilevanza internazionale conta. Così come vincere premi internazionali con clienti veri e pesanti (vedi ad esempio Samsung). L’Adci Awards? Più che i podi, ci piacciono le 32 shortlist. Perché dimostrano come qui la capacità creativa è diffusa.
Ps Brenna quest’anno ha raggiunto personalmente i 103 Leoni, in nove anni. Manca il Titanium.
