Collaborando con un istituto milanese per realizzare corsi veri e propri, a supporto del virtuale. E già hanno dato l’ok i maestri già attivati, da Marinella a Oldani, che plaudono all’opportunità di aver digitalizzato il proprio lavoro, cui si affiancheranno nuove discipline e nuovi talenti, arricchendo il carnet del Made in Italy da coltivare tramandandone ai giovani il sapere.
Il tutto in piena sintonia con il nuovo assioma secondo cui i brand devono fare qualche cosa per la comunità in cui operano, realizzando circoli win win che convincono. In questo caso le giurie di Cannes, visto che il Maestros Academy a oggi porta a casa ben tre Leoni. Oro nelle Rp, Bronzo nel Promo & Activation, Bronzo nel Direct. Non essendo poi finita, tra le altre, ancora aperta la possibilità di avere la meglio nella shortlist Innovation.
Senza dimenticare che questi riconoscimenti hanno reso onore al lavoro del team interno e alla collaborazione con l’agenzia Leo Burnett Milano. “Senza vere e proprie partnership, infatti, non si ottiene nulla. Qui il lavoro è stato a quattro mani, collaborando day by day”.
Il tutto traendo origine dalla ricerca di un’idea per declinare localmente il posizionamento globale ‘Launching People’. Quella italiana ha convinto i vertici della multinazionale, rientrando nei tre migliori progetti selezionati worldwide. Tra l’altro, entrambi a competere per i Leoni di Cannes. E seppur Danovaro citi come molto valido anche quello austriaco, sino a ora, è quello Made in Italy ad aver collezionato sulla Croisette più statuette.
