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Cannes Lions 017: all’Italia 20 Leoni. C’è da festeggiare. Partivamo più svantaggiati che mai, con soli due giurati, inoltre hanno vinto più agenzie, con campagne diverse per brand diversi. Da brindare, quindi, c’è molto. Anche se sul campo questo Festival lascia un velo di tristezza. L’annuncio del ‘ritiro dai premi’ di Publicis Groupe sino al 2018 ancora durante i lavori di Giuria è un segnale. Il suo tempismo vale forse quasi quanto il contenuto. Siamo alle porte di una ‘rivoluzione’. Ma non è questo articolo il momento giusto per discuterne. Lo faremo da domani. Oggi festeggiamo. Perché la creatività è importante. Osiamo? E’ tutto

L’Italia torna a casa con 20 Leoni, l’anno scorso erano stati appena 8. Non male per un Paese che Cannes sembrava aver dimenticato, almeno a giudicare dall’esiguo numero dei nostri giurati quest’anno presenti, tanto che lo stesso presidente Adci Vicky Gitto, vorrà farne un cavallo di battaglia dell’attività del Club.

Senza contare che a complicare la questione sarà anche la decisione del Ceo Worldwide Publicis Groupe Sadoun  di tagliare per tutte le agenzie del network qualsiasi iscrizione a premi, sino ai prossimi Clio del luglio 2018.

Abbiamo provato a chiedere un commento sulle conseguenze del provvedimento per l’intera industry a Bruno Bertelli, ma come era da prevedere i tempi non sono ancora maturi per esprimersi. Fatto salvo approfittare dell’occasione per notare come comunque Cannes abbia bisogno di un ripensamento. Che sicuramente investe il valore dato alla creatività. Per Bertelli non ha senso premiare l’idea senza verificarne l’efficacia. In estrema sintesi, per lui questo Festival dovrebbe portare le marche a voler investire di più in comunicazione, perché per loro quella giusta, creativa e strategica, può fare la differenza. Ovviamente ci interesserà conoscere anche cosa ne pensate voi ma, come anticipato nel titolo, da domani, perché oggi l’attenzione la meritano tutta i nostri 20 Leoni.

Di cui 2 Ori grazie a Publicis Milan nei Film con Jackie/Heineken  e a Y&R nel Mobile con  Chat Yourself/Italia Longeva.

Y&R Milan oltre all’Oro ha conquistato 1 Argento e 2 Bronzi sempre nel Mobile1 Bronzo Pharma 1 Bronzo Creative Data.

Publicis Milan si aggiudica complessivamente 3 Bronzi (1 Pr con MSL Group + 2 Outdoor), 1 Argento + 1 Oro (Film). Ricordando che portano anche la sua firma creativa il Bronzo Creative Data assegnato alla campagna  No More Excuses/Heineken iscritta dagli Uk e il Bronzo Outdoor  The Dream Cradle/Renault iscritta da Parigi.

3 Leoni a McCann WorldGroup (1 Argento + 1 Bronzo Promo & Activation1 Bronzo Direct) grazie a Responsibly The Beer/Ubrew.

E poi, ancora, premiate Leo Burnett con 2 Bronzi Outdoor per MoleskineWe Are Social (1 Argento + 1 Bronzo Entertainment), Havas Milan (1 Bronzo Cyber 1 Bronzo Digital Craft), Gruppo DDB Italia (Bronzo Pr).

In un Festival che ha ormai dato per scontati purpose, bene collettivo e utilità sociale auspicandone in ogni campagna il risvolto (lo confermano i Grand Prix di quest’anno a ‘Boost Your Voice’ per i seggi elettorali o a Payphone Bank per l’accesso al conto corrente; peraltro percorso iniziato ormai anni fa con Chipotle 2012) la nuova richiesta è stata di andare oltre, fermo restando il potere dello storytelling, dell’inclusione e della realizzazione, con il video a giocare sempre più un ruolo dominante travalicando media e mezzi.

Si è chiesto, infatti, di osare e sovvertire, perché all’essenza di ogni buon progetto deve esserci il desiderio di spingersi più in là. Il voler segnare nuovi punti di riferimento da cui ripartire, per le marche e per il business.

Così i 4 Grand Prix assegnati a ‘Fearless Girl’ di McCann New York per State Street Global Advisors. Un progetto disruptive, irriverente e fuori dagli schemi, per mutuare il commento del Presidente di giuria Tham Khai Meng: “La statua di bronzo svetta come una icona permanente. La cultura è pronta ad abbracciarla. E’ lo zeitgeist, rappresenta lo spirito del nostro tempo”.