Scena Unita: noi la nostra parte la facciamo, ma ora deve muoversi il Ministro Franceschini. Meno propaganda e annunci, più fatti, chiede Fedez. Serve una riforma del settore. Occorre una vera a propria politica industriale. Perché cultura non è solo quella del passato, ma anche il futuro

Il fondo privato, gestito da Fondazione Cesvi in collaborazione con La Musica Che Gira e Music Innovation Hub, è riuscito a raccogliere 4.780.000 Euro coinvolgendo oltre 150 artisti e più di 100 realtà aziendali che hanno sostenuto fin dall’inizio l’obiettivo per cui era nato: dare un concreto e immediato aiuto ai lavoratori e alle maestranze del mondo della musica e dello spettacolo colpiti duramente ed impossibilitati ad operare e, al contempo, sostenere progettualità per la ripartenza del settore.

In questi giorni è stato comunicato l’elenco di eventi che si svolgeranno entro l’anno 2021 in tutt’Italia grazie ai fondi distribuiti attraverso il terzo bando che ha finanziato 106 progetti. Oltre 100 progetti prenderanno vita già in questi giorni, con festival e eventi che non avrebbero potuto svolgersi senza questo contributo. I progetti finanziati hanno un valore complessivo di oltre 7,9 milioni di euro a cui Scena Unità contribuirà con 2,5 milioni di Euro di finanziamenti a fondo perduto.

Il Bando Progetti è stato fortemente dal fondo Scena Unita per dare un segnale tangibile di ripartenza: a oltre 100 progetti, nuove idee e investimenti verranno assegnati contributi a fondo perduto per un valore complessivo pari a 2,5 milioni di Euro in favore di enti di diritto privato, associazioni, cooperative, organizzazioni non profit, fondazioni, imprese, reti, partnership e forme associative anche appositamente costituite per realizzare progetti e investimenti di rilancio del settore (consolidamento, adeguamento, rinnovamento, innovazione e riorganizzazione) a seguito della mutazione delle condizioni lavorative e di vita e in risposta al cambiamento dello scenario del mercato e dei consumi culturali.

Il Bando ha dato priorità ai progetti che hanno mostrato in modo chiaro di essere portatori di idee e finalità coerenti con il mutato contesto nel territorio derivante dalla crisi connessa alla pandemia e che punteranno a raggiungere risultati tangibili e misurabili.

Il team di valutazione, composto da 10 valutatori e 2 coordinatori, ha stilato la lista dei soggetti beneficiari del contributo visibile al sito www.scenaunita.org.

L’erogazione di questo ultimo contributo è stata preceduta da altri due aiuti che hanno permesso di erogare un valore complessivo di 1.602.000 Euro a favore dei lavoratori e delle maestranze che operano nel mondo dello spettacolo, della musica, dell’audiovisivo e degli eventi, duramente colpiti dalla drammatica crisi; la parte restante di 251.000 Euro ha dato un contributo a fondo perduto diretto al sostegno delle imprese individuali dello spettacolo, della musica, dell’audiovisivo e degli eventi e che rientrano nell’elenco delle categorie e che sono state marginalmente aiutati da altre forme di ristoro.

Nello specifico il Bando Emergenza per i lavoratori ha accolto 1.602 domande (non approvate il 19,2%) fornendo contributi a fondo perduto – del valore di 1.000 Euro per ogni richiesta approvata, ai lavoratori e alle maestranze del mondo dello spettacolo, dando priorità ai soggetti più vulnerabili. Tra i soggetti che hanno presentato la domanda, 83% era costituto da uomini e il restante 17% da donne, appartenenti principalmente alla fascia d’età tra i 30/40 anni; la maggior parte di questi (il 70%) era costituito da lavoratori intermittenti, solo il 30% da lavoratori autonomi.

Il Bando di sostegno alle imprese individuali ha ricevuto 581 richieste (di queste ne sono state approvate e pagate 251) provenienti nella maggior parte da città come Milano, Torino, Napoli, Padova e Caserta; le mansioni più richiedenti sono stati i fonici, gli organizzatori in generale, i tecnici al montaggio, i direttori luci e produzione; che hanno avuto una riduzione di fatturato dal 76% al 100% nel 68% dei casi con oltre 20 anni di esperienza nel 75% e almeno 1 figlio a carico (75%).

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