Dopo la cerimonia di assegnazione dei premi dei Sony World Photography Awards, tenutasi il 18 aprile alla Somerset House di Londra, arriva in Italia, al Museo Diocesano Carlo Maria Martini, dal 6 giugno al 29 settembre, l’esposizione delle opere vincitrici, curata da Barbara Silbe.
Tra le oltre 160 fotografie presentate a Milano, di 52 autori differenti, spicca l’opera spiralkampagnen: Forced Contraception and Unintended Sterilisation of GreenlandicWomen di Juliette Pavy, fotografa francese premiata con il titolo di Photographer of the Year. Il suo lavoro documentario si sofferma sulle profonde e perduranti ripercussioni della campagna di contraccezione e sterilizzazione forzata nei confronti delle donne groenlandesi, imposta dalle autorità danesi durante gli anni ’60 e ’70.
Tra i progetti esposti, anche quello di Federico Scarchilli con la serie flora, vincitore italiano di questa edizione, che ha trionfato nella categoria Natura Morta. In mostra anche le opere degli altri fotografi italiani che si sono classificati al secondo e terzo posto in diverse categorie del concorso Professional: Davide Monteleone (3° posto per Documentaristica, con la serie Critical Minerals – Geography of Energy); Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni (2° posto per Ambiente, con la serie Tropicalia); Maurizio Di Pietro (3° posto per Ambiente, con la serie zero hunger); Tommaso Pardini (3° posto per Sport, con la serie surf in Dakar).