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WomenXImpact 2021, parola alle protagoniste. Cristina Di Loreto, esperta in comunicazione strategica, coaching e problem solving strategico, startupper: il nostro punto di forza è nell’arma più segreta e antica, ma anche più sottile che abbiamo: la gentilezza. La gentilezza ha moltissimi effetti positivi ed è ottima strategia da farsi alleata nell’esercizio della propria leadership

In attesa dell’edizione 2021 di WomanXImpact al via il prossimo 30 settembre, a Bologna e online, dalla voce delle sue protagoniste il senso di un Summit made in Italy che vuole creare la community femminile più grande del mondo. Le donne non sanno fare sistema? Se vorresti rispondere sì, è il caso di ricrederti.

Perché hai deciso di diventare speaker di Womenximpact e perché è importante che ci sia in Italia una manifestazione di questo tipo? 

Sono Cristina Di Loreto, ho 36 anni e sono psicologa, psicoterapeuta, coach, imprenditrice e mamma di due bambini, di cui una femmina. Come avrei potuto non partecipare? Come fondatrice di ME FIRST®, metodo di self coaching dedicato alle mamme e alla loro realizzazione personale e professionale, non potevo evitare di offrire un contributo in un evento dedicato all’empowerment femminile. La cultura italiana è ancora condizionata da stereotipi e pregiudizi che dilaganti anche tra noi donne a volte non permettono di prendere consapevolezza, pertanto credo sia assolutamente necessario creare grandi eventi come cassa di risonanza di una categoria, le donne, che hanno skill potenti e propulsive e che in alcuni casi devono solo imparare a vederle e a riconoscerle.

Cosa vuoi lasciare come messaggio prioritario al pubblico che ti ascolterà?

Il messaggio principale che voglio lasciare durante i miei workshop, oltre a strumenti operativi, pratici e concreti che possono aiutare le partecipanti a migliorare le proprie performance, è che il nostro punto di forza sta proprio nel nostro essere donne, nell’arma più segreta e antica ma anche più sottile che abbiamo: la gentilezza. La gentilezza ha moltissimi effetti positivi ed è un’ottima strategia da farsi alleata nell’esercizio della propria leadership, ma non voglio svelare troppo.

Nel tuo specifico settore, c’è ancora bisogno di parlare di problemi legati alla parita’ di genere? se sì, perché e in che modo pensi si possano trovare delle soluzioni? 

Monica D’Ascenzo alcuni anni fa (2016) scrisse sul sole 24 ore dando voce alla nostra cassa previdenziale (ENPAP): oltre 8 professionisti su 10, in Italia, sono donne. Sono la maggioranza ma guadagnano molto meno: le loro entrate rimangono il 40% più basse dei colleghi. In media l’intera categoria, che svolge la libera attività, arriva a dichiarare un reddito medio netto di 13.360 euro: per gli uomini si parla di 15.984 euro, mentre per le donne la cifra media annua scende a quota 10.875 euro”.

Nel mio settore di provenienza, la psicologia, la situazione ha dell’assurdo l’80% sono donne ma se ci chiediamo chi sono gli psicologi ‘famosi’, quelli dei grandi convegni, quelli che vanno in tv o spiccano sui social sono quasi sempre uomini, oltre al fatto che guadagnano più di noi.

Nel mio secondo settore, come strartupper, so di essere un’entità mitologica, su 5 start up solo 1 è fondata da una donna e chissà quante di queste da una donna, mamma.

Credo che il primo passo per sgretolare uno stereotipo sia il confronto, il secondo la condivisione, il terzo la collaborazione e trovo che, oltre al progetto che ho fondato che prevede questi aspetti, eventi in grande scala come questo siano fondamentali.

Il tuo maggior successo e il tuo maggior fallimento e cosa hai imparato da entrambi? 

Nella vita ho sempre cercato di ottenere ciò che avrei voluto raggiungere, questo attraverso impegno, dedizione e sudore. Difficile pensare al maggior successo, potrei citare la mia carriera, ma anche la costruzione della mia famiglia partendo dall’incontro con mio marito, passando dalla costituzione di un metodo che ha già riscosso un notevole interesse e apprezzamento.

Forse il maggior successo lo potrei riscontrare nell’aver scelto come target del mio prodotto e del mio metodo di coaching le mamme, senza di loro la società si fermerebbe quindi la ritengo una scelta vincente e con una forte componente sociale.

La parola fallimento non mi piace, preferisco insuccesso, in ogni caso solo una volta mi sono sentita fallire, nell’allattamento un momento che per una donna nella sua evoluzione di madre è davvero importante. Ma da quel fallimento ho imparato l’importanza della flessibilità, del ridurre certe aspettative e beh… quella sensazione fastidiosa mi ha portata a creare qualcosa di innovativo e unico quindi è stato un insuccesso molto produttivo.

Chi è Cristina Di Loreto
Psicologa e psicoterapeuta breve strategica, trainer e coach.CEO e fondatrice di Brainheart e ideatrice di ME FIRST®. E’ esperta in comunicazione strategica, coaching e problem solving strategico.

La sua parola d’ordine è: passione. La passione è il motore che guida la sua vita e il suo lavoro e le sue passioni sono il condimento di ogni progetto. 

Dalla scrittura all’inglese, dalla psicologia alla maternità fino al self empowerment. 

Ha ideato uno strumento, il ME FIRST®, che ha sistematizzato in primis per sé stessa, per ridare forma alla sua vita e ai suoi obiettivi dopo la sua seconda maternità. Il metodo è trasversale e utile a chiunque voglia ritrovare sè stesso e raggiungere obiettivi e realizzare progetti. Il ME FIRST® è un metodo, un processo, un mantra ma anche un acronimo e Cristina ha deciso di portare al WomenXimpact 2021 la S di strategie per allenarci a diventare guerriere gentili e comunicatrici vincenti ed efficaci. Nata e cresciuta in provincia di Bologna,  ora vive ed esercita a Firenze anche se il web la porta ovunque può arrivare. 

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