Sergio Spaccavento, Direttore Creativo Conversion: “L’unione sanremese tra la televisione di Stato e l’emittente commerciale più importante d’Italia non è una grande novità, almeno a livelli di contenuti e palinsesto. A parte poche eccezioni, da anni entrambe le televisioni puntano allo stesso target, proponendo pressoché gli stessi format, dal post-Tg pomeridiano al quiz pre-Tg serale.La co-conduzione tra Maria De Filippi e Carlo Conti non è che la celebrazione formale di questo connubio. E la più grande kermesse nazionalpopolare non poteva essere che il palco più indicato. Sanremo 2017 sarà la definitiva consacrazione, a mio avviso, non di due conduttori e neanche di quello che rappresentano. Sarà la consacrazione del loro target.
Non si tratterà di un Sanremo a reti unificate, ma di un Sanremo a target unificato, che per una settimana sposterà i suoi milioni di occhi (e portafogli) su di un solo canale.
Ecco perché io credo che non sarà poi una grande novità, per i brand, almeno a livello di potenzialità creativa. Quello che cambia è la quantità. Molti spettatori in più, ma con gli stessi bisogni e richieste, che difficilmente considera i social come un luogo dove seguire contenuti nativi interessanti e sperimentali. Aspettiamoci i soliti post che prenderanno in giro gli outfit più strani o qualche instant che sfrutterà un evento non previsto (da quante edizioni manca l’aspirante suicida sanremese?).
Potrebbe forse averne beneficio TIM, che può approfittare della sua posizione di unica azienda sponsor per proporre contenuti più inaspettati, oltre ai soliti formati atl”.