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Pubblicità occulta a Sanremo? IAA ne parla in una serata speciale di Bar Spot e presenta il Manifesto Being Human

Gianluca De Cristofaro

La 74a edizione del Festival si è confermata come l’evento con il più alto impatto sugli investimenti pubblicitari in Italia, che quest’anno hanno superato i 60 milioni di euro, segnando il record e attestando il trend in crescita.

Anche quest’anno si è discusso molto di pubblicità occulta. In particolare, hanno attirato l’attenzione le scarpe bianche di John Travolta, che hanno dato spazio a numerose conversazioni. La polemica è nata perchè le scarpe sono state molto in evidenza e non è stato resa nota l’esistenza di un accordo a giustificare questa attenzione.

Per capire meglio quali sono le regole da rispettare, IAA lo ha chiesto a LCA studio legale, suo associato. Così ha risposto risponde l’avvocato Gianluca De Cristofaro:

“Vanno innanzitutto tenute a mente le norme relative al divieto di pubblicità ingannevole, ossia l’art. 2 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e gli art. 20 e 21 del Codice del Consumo che vietano qualsiasi pratica (anche omissiva) idonea a falsare il comportamento economico del consumatore medio (o, comunque, indurlo in errore).

Con specifico riferimento alla pubblicità occulta e al principio di trasparenza, ossia al tema della riconoscibilità del messaggio pubblicitario, va considerato certamente l’art. 7 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale secondo cui ‘La comunicazione commerciale deve sempre essere riconoscibile come tale’.

Nonché alcune previsioni Testo Unico per la fornitura di servizi di media audiovisivi) e, in particolare, l’art. 43 secondo il quale ‘le comunicazioni commerciali audiovisive devono essere prontamente riconoscibili come tali e sono proibite le comunicazioni commerciali audiovisive occulte” e l’art. 48 il quale precisa che “l’inserimento di prodotti è consentito in tutti i servizi di media audiovisivi, fatta eccezione per i notiziari e i programmi di attualità, i programmi per i consumatori, i programmi religiosi e i programmi per bambini” e che in relazione ai programmi che contengono l’inserimento di prodotti, “i telespettatori sono chiaramente informati dell’inserimento di prodotti tramite apposita identificazione all’inizio e alla fine della trasmissione e quando il programma riprende dopo un’interruzione pubblicitaria, per evitare ogni possibile confusione da parte del telespettatore’.

IAA sta organizzando un ciclo di eventi che approfondiscano il Manifesto per una Comunicazione Responsabile e che diffondano cultura intorno alle regole esistenti per la tutela dei consumatori.

Il primo evento si terrà il 29 febbraio a Milano presso lo Zelig. Si tratta di una serata speciale di Bar Spot, l’innovativo format teatrale basato sulla pubblicità e sulla comunicazione, ideato e condotto da Francesco Bozza, pubblicitario, autore e CCO di Grey Italia. Un vero e proprio spettacolo per celebrare il lancio del Manifesto BEING HUMAN di IAA. Lo scopo è quello di diffondere la consapevolezza verso una Comunicazione Responsabile e supportare l’invito a tutti gli stakeholder del settore ad unirsi per una comunicazione sempre più inclusiva e umana.

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