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‘Inspiring Words’: Infobesity, la pandemia delle informazioni. Abbiamo sempre fame di novità e paura di perderci qualcosa di importante. Ma il nostro cervello è in costante risparmio energetico e cerca scorciatoie cognitive, quindi c’è il rischio delle fake news. Urge della digital detox

Inspiring Words’, Infobesity, di Stefano Civiero Neuromarketing & User-testing Manager di NeuroWebDesign, Docente all’AINEM Neuromarketing International Summer Camp.

Negli ultimi mesi NON siamo stati travolti da una sola pandemia. Tutti noi ovviamente conosciamo quella scatenata da Covid-19 ma ce n’è una che non conosce rallentamenti della curva di contagio: la pandemia delle informazioni.  Questa indigestione cognitiva di notizie detta appunto #infobesità è da attribuire al nostro istinto primordiale. Ad esempio: per migliaia di anni il cibo è scarseggiato nel nostro pianeta ma quando alcune scoperte hanno reso il cibo abbondante, l’uomo non era geneticamente predisposto per saperlo gestire. La stessa cosa oggi sta accadendo con l’informazione. Abbiamo sempre fame di novità e abbiamo sempre paura di perderci qualcosa di importante (FOMO: fear-of-missing-out). Se a questo aggiungiamo che il nostro cervello è in costante risparmio energetico e ha bisogno di creare delle scorciatoie cognitive per arrivare in ogni caso ad una risposta (sia essa giusta o sbagliata), capirete anche voi che il rischio di far proprie fake news è elevato. I media devono auto-responsabilizzarsi ma siate voi innanzitutto a riprendere il #controllo sul modo in cui acquisite le informazioni e fate tesoro delle sole fonti #autorevoli. Se questo non bastasse a placare la vostra sete di notizie, spegnete lo smartphone. Un po’ di sana digital detox non vi farebbe male.

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