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Per i malati di Alzheimer nasce Chat Yourself, Young & Rubicam, con il patrocinio di Italia Longeva e la collaborazione di FB, ha ideato un chatbot su Messenger per aiutare le persone a ricordare informazioni fondamentali, chattando con se stesse

Young & Rubicam, con il patrocinio e il sostegno di Italia Longeva, network dedicato all’invecchiamento creato dal Ministero della Salute, dalla Regione Marche e dall’Irccs Inrca e la collaborazione di Facebook, ha creato il progetto sperimentale Chat Yourself, chat da utilizzare per conversare con se stessi e ottenere in modo automatico informazioni vitali 24 ore su 24.

Chat Yourself è pensato per offrire un aiuto concreto alle persone durante la prima fase della malattia caratterizzata da perdita della memoria e disorientamento spazio-temporale. I malati avranno così a disposizione uno strumento per ricordare cose che solo loro possono sapere.

Chat Yourself è un chatbot – sviluppato da nextopera – un assistente virtuale, capace di memorizzare l’intera vita di una persona restituendogli su richiesta informazioni fondamentali come ad esempio il nome e il contatto dei propri figli, il percorso per tornare a casa, le scadenze della settimana, eventuali allergie, e altri elementi personali utili ad affrontare al meglio la propria giornata.

Chat Yourself è stato sviluppato su Messenger, l’applicazione di messaggistica istantanea di Facebook, uno strumento che ogni mese nel mondo oltre 1,2 miliardi di persone, anche in età avanzata, utilizzano per comunicare.

 

Dichiara nella nota Vicky Gitto, Presidente & Chief Creative Officer di Y&R Italia: “Con Chat Yourself abbiamo voluto mettere le nostre competenze tecnologiche e la nostra creatività a disposizione di tutte le persone che ogni giorno devono fare i conti con questa malattia, dandogli la possibilità di sconfiggere la paura e di recuperare almeno in parte la propria indipendenza. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo scelto di utilizzare il chatbot, l’unico strumento innovativo che possa davvero essere utile alla riconquista di una routine quotidiana in modo semplice ed efficacie. Ringraziamo Facebook per il supporto e per aver abbracciato questo progetto”.

Aggiunge Roberto Bernabei, Presidente di Italia Longeva e Direttore Polo Invecchiamento, Neuroscienze, Testa-Collo ed Ortopedia Fondazione Policlinico A. Gemelli: “Questo progetto non sconfigge l’Alzheimer ma va nella giusta direzione, offrendo ai malati un nuovo modo di vivere la malattia, uno strumento utile ad affrontare le prime fasi dopo la diagnosi, grazie ad un supporto che rimpiazza il danno provocato dalla malattia. Come Italia Longeva spingiamo fortemente per una tecnologia al servizio dell’invecchiamento. In questo caso abbiamo l’esempio tipico dell’uso nobile dello strumento tecnologico”.

Conclude Luca Colombo, Country Manager Facebook Italia: “Facebook è fortemente impegnato nello sviluppo di nuove tecnologie che possano aiutare a migliorare e semplificare la vita delle persone. Gli assistenti virtuali, o Bot, ne sono un esempio e, grazie anche al supporto dell’Intelligenza Artificiale, possono essere utilizzati per rispondere a molteplici esigenze, anche di notevole valenza sociale, come nel caso di Chat Yourself, uno strumento concreto per facilitare la vita delle persone affette da gravi patologie come l’Alzheimer. Sono in molti che, nel mondo, combattono questa malattia e siamo lieti di aver collaborato al progetto, convinti che il chatbot e Messenger possano essere un valido supporto per migliorare la qualità della vita di coloro che lo utilizzeranno”.

Chat Yourself è un progetto la cui prima fase durerà per alcuni mesi ed è stato sviluppato con nextopera, l’acceleratore di idee, progetti e persone, che si è occupato di progettazione e sviluppo, e con un team di psicologici fondamentale per creare la lista di domande a cui il malato deve rispondere per fornire al chatbot tutte le informazioni necessarie alla creazione di risposte utili, rassicuranti e precise.

Credit

Cliente: Italia Longeva

Agenzia: Y&R

Executive creative director: Vicky Gitto

Creative director: Flavio fabbri

Copywriter: Sara Bottani

Art director: Alessandro Patscot

Project Manager: Caterina Erba

Casa di produzione: The Bigmama

Executive producer: Valentina Fronzoni

Regia: Federico Cambria

Sviluppatori: Enrico Antonacci, Edvinas Kručas; Enrico Zeynep