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Donne del Digital. Simona Zanette, Managing Director Hearst Digital SA: auguro al mercato di fare come in vela, tenere la barra a dritta e navigare nel modo più sicuro possibile fuori dalla tempesta contingente per poi spiegare le vele e col vento in poppa solcare con successo le acque del mondo della comunicazione

Che domanda non ti farei mai se tu non fossi donna?

‘Il tuo genere e il tuo aspetto ti hanno aiutata o penalizzata nella tua carriera professionale?’.

Qual è il tuo stile di leadership

Condivisione, trasparenza e direttive chiare e semplici. Non amo i giochi politici e sono fautrice del lavoro in team con scambio di informazioni. Affrontare i problemi subito e risolverli e celebrare insieme i successi.

Come ti descriverebbe il tuo team?

Un mix tra Miranda Priestly di ‘Il diavolo veste Prada’ e Florence Nightingale nella descrizione britannica anche se spesso nella quotidianità mi chiamano in confidenza Wonder Simo.

Adattarsi o innovare? 

Dipende dalle situazioni, a volte il compromesso e lo spirito di adattamento sono necessari nel quotidiano, ma credo che innovare laddove e quando possibile sia sempre una strada da valutare.

Chi è la tua eroina? E il tuo eroe?

Rita Levi Montalcini per unicità di pensiero, saggezza, coraggio e longevità.  Mio padre che è riuscito ad avere successo in tutte le attività che ha intrapreso dall’imprenditoria allo sport e si è divertito tantissimo nella sua vita.

Lavori in un settore in costante cambiamento, come fai a mantenerti al passo coi tempi?

Le parole chiave per farlo sono: curiosità, voglia di apprendere e testare e zero paura di fallire. Leggo molto, mi confronto sempre volentieri, sono incuriosita dalle novità e amo testare e provare le cose che mi incuriosiscono senza paura di fallire.

Se non facessi quello che fai, faresti?

Difficile scegliere perché svolgo una professione che adoro… forse la risposta è il mio sogno nel cassetto: un casale in campagna dove produrre e vendere the e grappe aromatizzati e servire merende luculliane ai turisti oltre a ospitare amici,

La carriera si pianifica o succede?

Si pianificano il settore e l’obiettivo finale, succedono gli step intermedi. Io sapevo che volevo lavorare nel mondo della comunicazione e che avrei voluto ricoprire un ruolo dirigenziale alto un giorno. Ho iniziato in agenzia creativa, sono passata in azienda, poi in centro media e a seguire ho lavorato lato editore sempre cercando di evidenziare le mie doti di leadership… Il tutto è successo in ordine ‘casuale’ ma all’interno di un percorso voluto.

A quali delle tue caratteristiche devi di più il tuo successo?

Impegno e determinazione.

Cosa diresti alla te stessa 18enne?

Segui sempre il tuo istinto perché tutte le risposte sono dentro di te ma agisci sempre in modo da poterti guardare allo specchio.

Che augurio fai al tuo mercato per il prossimo futuro?

Come nella vela, sport che adoro, di riuscire a tenere la barra a dritta e navigare nel modo più sicuro possibile fuori dalla tempesta contingente per poi spiegare le vele e col vento in poppa solcare con successo le acque del mondo della comunicazione.

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