Adattarsi velocemente al cambiamento, fare training sugli asset tecnologici indispensabili per la ripartenza, aumentare gli investimenti online e trovare soluzioni innovative da integrare alla propria strategia di brand, è questa la ricetta di JELLYFISH per trasformare l’emergenza in opportunità. Ce ne parla il Managing Director Gaetano Polignano.
Quali impatti sta avendo il Covid-19 sul mercato dell’advertising?
L’epidemia di Coronavirus sta colpendo molti settori con un conseguente impatto anche sugli investimenti pubblicitari. Con l’aumento del tempo trascorso a casa, cambiano anche le abitudini dei consumatori che passano molto più tempo online: videocorsi, giochi online, servizi di streaming e app sono diventati il nuovo quotidiano per una porzione sempre più ampia di italiani. YouTube con la sua offerta di video sempre aggiornata e flessibile, sta andando a sostituire sempre di più la televisione tradizionale che ha difficoltà a reinventarsi e creare produzioni originali in questo particolare periodo. Se da un lato stiamo vedendo delle grandi opportunità soprattutto per quei brand legati al mondo del gaming, dell’education, dell’entertainment online e, ovviamente, del food, dall’altra ci sono settori come il travel, quello del turismo, dell’automotive e del lusso che, più impattati da questa situazione, hanno deciso di mettere in pausa, al momento, le proprie campagne.
In questo contesto, ove è possibile, è comunque importante continuare a essere presenti e attivi con il proprio consumatore, adattando il messaggio in maniera appropriata alla situazione e rivendendo la propria media strategy in un’ottica di breve ma anche di lungo termine, per non arrivare impreparati a quella che sarà la ripresa post Covid-19. Per supportare le aziende fin da subito, oltre a garantire la totalità dei nostri servizi in modalità smart working, abbiamo iniziato a fornire alcuni servizi gratuiti e training open ai nostri clienti per aiutarli in questo momento di difficoltà. Questi si stanno rivelando molto efficaci soprattutto per quegli inserzionisti che si vedono costretti a rallentare le proprie attività di marketing ed essere preparati per quando ci avverrà la ripresa.
Quali strategie faranno la differenza in questo contesto?
In questa situazione faranno la differenza, e ne usciranno vincenti, quei marchi che sapranno adattarsi meglio e velocemente al cambiamento. Stiamo vedendo brand che hanno agito immediatamente aumentando gli investimenti online, spingendo sull’eCommerce o facendo più attività di branding sul web e che si stanno adoperando per trovare soluzioni innovative da integrare alla propria strategia come ad esempio la Connected TV o maggiori investimenti sui social media. Questo è anche un momento utile per le aziende per comprendere il proprio livello di maturità digitale e andare a colmare tutti i gap per essere pronti a recuperare e a controbilanciare le perdite alla ripresa.
Quelle industry che adesso non possono comunicare, tra cui ad esempio l’automotive e il travel, dovrebbero utilizzare questo momento di pausa per mettere in ordine e fare training sugli asset tecnologici che gli serviranno poi quando ripartirà tutto. Per quei brand invece che si trovano a un livello di maturità più avanzato, questo è il momento giusto per mettere a posto e far evolvere tutta la loro parte di ad tech. In questa situazione il nostro ruolo di Partner digitali è quello di capire quali sono le necessità di ognuno dei nostri clienti e fornirgli il migliore strumento.
Il mondo della comunicazione come dovrà rispondere per supportare il ‘rinascimento’ tanto auspicato?
Il mercato dovrà adattarsi alle esigenze degli inserzionisti, fornendo consulenza e formazione per aiutarli a superare la crisi sia nel breve sia nel lungo termine. Per supportare i brand in questo particolare momento stiamo realizzando corsi di formazione online, sia interni per i nostri team sia esterni per i nostri clienti, virtual class room e webinar gratuiti su come ottimizzare le campagne durante l’emergenza che andranno avanti anche nei prossimi mesi, nonché una serie di servizi gratuiti per aiutarli in questo momento di difficoltà. Abbiamo anche creato un team di ricerca interno che si occupa di analisi e monitoraggio del mercato e di identificare le nuove opportunità per i diversi settori.