Stefano Girardi, regista e associato Air3, presenta il cortometraggio ‘The Box’, completamente in CGI

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Stefano Girardi regista e associato AIR3, Associazione Italiana registi, presenta il cortometraggio ‘The Box’ completamente in CGI, computer generated imagery.

I registi AIR3 oggi sviluppano la capacità creativa in settori molto diversi e utilizzano tecnologie all’avaguardia. La regia audiovisiva è cambiata e così le opere video, con un approccio più multidisciplinare: media diversi concorrono a formare un’esperienza più avvolgente e immersiva. Dal video si sviluppano esperienze complementari che ci presentano la storia da diverse angolature. L’utente non è più uno spettatore passivo, ma un protagonista attivo che può crearsi il suo percorso di narrazione.

In quest’ottica di ricerca di nuovi mezzi e di contaminazioni sta la scelta di Girardi di specializzarsi nell’utilizzo di Unreal Engine, un programma che nasce come strumento per il gaming, e che in pochi anni sta rivoluzionando il mondo delle produzioni video. Stiamo parliamo di virtual production, un modo di concepire i set e la post-produzione legata al green screen. L’esempio più famoso è quello della serie Disney ‘The Mandalorian’, spin-off della saga di Star Wars.

Grazie ad Unreal e a un sistema che permette il tracking della telecamera, si può unire live action a elementi virtuali in tempo reale. L’attore si muove davanti a dei LED WALL che riproducono un fondo 3D creato al computer (Unreal) e la macchina da presa (munita di un tracker) che lo inquadra, cambia il fondale coerentemente ai movimenti reali. Così sul set si ha il risultato finale e le luci sui riflessi sono reali.

‘The Box’
E’ un cortometraggio completamente in CGI (computer generated imagery) realizzato da Stefano Girardi sfruttando le potenzialità di Unreal Engine nel rendering in tempo reale. La possibilità di lavorare su una scena i cui effetti sono renderizzati in tempo reale azzera i tempi di attesa e di calcolo; quello che si vede nella macchina da presa virtuale è già il risultato finale. Il regista si comporta come su un set reale e agisce subito sui movimenti della camera, dei personaggi, sulle luci e le texture. Un risparmio di tempo che permette a chi ci lavora di sperimentare e cercare diverse soluzioni creative.

Il prodotto video cinematografico ‘The Box’ è l’esempio di come la tecnologica sia sempre più facile da utilizzare e senza la necessità di avvalersi di grandi strutture e budget hollywoodiani. Il mondo della produzione video è già entrato nella sua quarta rivoluzione e, dopo quella del sonoro, del colore e del computer, stiamo entrando in quella del Metaverso. “Aspettiamoci nuovi modi di fruire i film nelle sale e, di conseguenza, nuovi modi di concepire i film e le sue storie”, sostiene Girardi.

Chi è Stefano Girardi
Dopo la laurea e un Master in Comunicazione, Stefano Girardi, ha lavorato come Art Director presso Saatchi & Saatchi a Milano per poi dedicarsi interamente alla regia iniziando con reportage e documentari per varie organizzazioni no profit in vari paesi dell’Africa e dell’Asia. Arrivando dal mondo pubblicitario ha cercato di inserire, in questi generi video, un approccio più narrativo e creativo, creando dei prodotti ibridi di docufiction. Un approccio di contaminazione bidirezionale, visto che ha continuato ad utilizzarlo anche quando è ripassato dai documentari agli spot commerciali o ai programmi tv.