A favore di aree tecnologiche e consulenziali. Che non significa tramonto del classico, ma volontà di accaparrarsi le migliori leve per affrontare il futuro, certi di saper motivare i nuovi talenti, grazie all’attrattività di realtà come H-Art e VML.
Insomma, Wpp prosegue sulla scia di quanto già annunciato lo scorso trimestre, certi che anche in Italia il business dell’advertising sia in quanto tale finito, a favore di un business della comunicazione tout court, che non può più prescindere dalla trasformazione avvenuta e che sa coniugare impatto analitico ed emotivo, grazie a gruppi multidisciplinari, capitanati da team leader in grado di attingere alle eccellenze specialistiche del Gruppo, worldwide.
Calando il tutto nella pratica, diverse le novità più recenti. Dall’acquisizione di Xtel all’imminente inaugurazione di un ‘Kantar Building’ italiano (al suo interno Tns, Millward Brown, Added Value e Lorien Consulting) realizzando anche nelle ricerche l’ottimizzazione operata nel media, con Group M.
Dalla nascita di Geometry a Kantar Retail, occupandosi rispettivamente di strategia e di field, con il punto vendita a divenire media a tutti gli effetti, sognando l’operatività anche in Italia di realtà come My Supermarket, frontiera dell’innovazione in tema, intersecando connessione in movimento, servizio al cliente, big data ed engagement (vedi ad esempio l’app che consente di conoscere nell’arco di 5 km il carrello della spesa più conveniente, sulla base delle proprie specifiche caratteristiche, di abitudini, reddito, nucleo familiare).
Senza dimenticare il trasloco di Red Cell in via Tortona 37 e la prossima acquisizione da parte di JWT di una nuova realtà digital, ma nessun nome per ora trapela.
Il tutto rientrando nel ruolo di Gruppo leader che traina l’evoluzione e che anche in Italia vuole fare la sua parte, seguendo quanto è già realtà nei paesi più evoluti.
Al microfono di youmark Massimo Costa, country manager WPP nonché presidente e ceo Young&Rubicam Group, presidente e ceo Y&R Italia.
