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WPP Italia chiuderà il 2022 in positivo, con agenzie e specializzazioni allineati per performance. Scouting per nuove acquisizioni. Ancora nessun nome per la nuova direzione creativa VMLY&R, con un monito ai creativi: non avete costruito seconde e terze linee. Tante invece le gare in corso

Simona Maggini, Italy Country Manager di WPP, e Massimo Beduschi, Italy Chairman WPP

Aspettando nel 2023 quella media Ferrero, così come risposta per quelle in essere, da Burger King a Fastweb, a Caffè Borbone (in difesa).

Tornando invece allo scouting, le aree di interesse sono tech, market place, dati, pure entertainment, influencer e content, seppur, come dichiarato da Massimo Beduschi, Italy Chairman WPP e Simona Maggini, Italy Country Manager WPP, nonché Ad VMLY&R, al termine dell’undicesimo Forum WPP , al momento nessun candidato è risultato idoneo, non tanto per motivi legati al business, quanto per allineamento a logiche finanziarie e gestionali da multinazionale.

In merito al mercato, la previsione WPP è di tenuta, con un 2022 a + 0,5%, nonostante le pene dell’ultimo trimestre, lontano dalle soddisfazioni dell’anno precedente. Peraltro annunciando un inizio 2023 non da buone notizie, il che non lascia certo tranquilli gli azionisti che sarebbero confortati dalle buone partenze. Ma Beduschi si dice ottimista, nonostante le previsioni, l’anno prossimo saprà dare sorprese positive. D’altronde lo abbiamo visto anche in quello in corso con viaggi, turismo, pharma a sostenere la crescita.

In quanto ai mezzi, sotto gli occhi di tutti la sofferenza della tv che, a quanto sino a oggi pare, sarà privata anche dell’aiuto dei Mondiali, orfani dell’Italia e in una crisi etica (quello in Quatar viene chiamato il Mondiale dei diritti negati) che non aiuta gli investimenti. Anche il digital non cresce come nel 2021 e le positive performance di OOH e radio non colmano il gap. La nuova raccolta pubblicitaria per Netflix e Disney Plus? Non sarà certo il prossimo l’anno in grado di farne sentire il peso.

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