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LGS SportLab: nel 2022 abbiamo consolidato il percorso di internazionalizzazione, per progetti strategici e globali. Il successo dello sport italiano ha fatto il resto. Crediamo nelle partnership e nelle competenze, sempre alla ricerca di soluzioni fuori dagli schemi

Lorenza Guerra Seràgnoli, Presidente e fondatrice di LGS SPORTLAB

Sta finendo il 2022. Che anno è stato per voi? 

È stato un anno importante per l’agenzia e per il mio team. Abbiamo raggiunto obiettivi ambiziosi, consolidato la crescita organica e fatto diverse scelte coraggiose. Dal punto di vista organizzativo ci siamo focalizzati nello sviluppare un approccio sempre più flessibile, aiutando così i clienti a massimizzare gli investimenti e dialogare con il proprio target di riferimento in modo efficace ed efficiente. Durante l’anno abbiamo consolidato il percorso di internazionalizzazione iniziato nel 2017, che oggi ci vede impegnati nella gestione di progetti globali e sempre più strategici per i clienti.

Inoltre, i risultati dello sport italiano hanno riacceso l’interesse verso tutte le discipline sportive e questo è per noi motivo di grande soddisfazione perché ci ha permesso di realizzare progetti importanti che guardano alle prossime Olimpiadi di Parigi 2024. Posso quindi dire che il 2022 è stato un anno cruciale, in cui abbiamo raggiunto risultati eccezionali e che ci consente, nella visione di medio-lungo termine, di guardare al futuro con entusiasmo e consapevolezza.

Quali gli obiettivi raggiunti di cui andate più fieri? 

Il rafforzamento dell’area management è sicuramente tra le cose che mi rende maggiormente fiera. Il 2022 ha visto l’ingresso di importanti atleti nel team LGS come Nicolò Melli, Sonny Colbrelli ed Enea Bastianini, e presto annunceremo nuove importanti collaborazioni. Questo è un segnale che il supporto e i servizi che in questi anni abbiamo offerto agli atleti sono di altissima qualità e all’altezza delle aspettative dei nostri rappresentati.

Un altro obiettivo di cui vado particolarmente fiera è l’ingresso dell’agenzia nel mondo degli NFT.  LGS SportLab ha fatto dell’innovazione uno dei suoi caratteri distintivi e dopo un anno di progettazione e studio possiamo dire, con orgoglio, che siamo la prima agenzia che si occupa di sport business ad avere una piattaforma proprietaria, ‘MetaSportGallery’, dov’è possibile acquistare gli NFT di talent sportivi con carta di credito, eliminando così le dinamiche legate alle criptovalute e avvicinando ulteriormente questa tipologia di prodotti ai fan. I tifosi e gli appassionati sportivi hanno, inoltre, la possibilità di ottenere diversi benefit e accedere ad esperienze esclusive che vedono coinvolti i campioni e le Società Sportive: questo di fatto stravolge l’esperienza di acquisto degli NFT.

Contingenza a parte, che cosa augurate all’industry per il nuovo anno. Insomma quali gli ambiti sistemici su cui lavorare pro tutti?

Auguriamo una sempre maggiore collaborazione e sinergia tra le diverse realtà per far fronte alle nuove sfide della comunicazione digitale e poter realizzare progetti sempre più evoluti che possano andare nella direzione delle esigenze del mercato e, di conseguenza, dei clienti. Abbiamo sempre creduto nelle partnership e nelle competenze specifiche. Non si può fare tutto da soli per raggiungere l’eccellenza dei servizi e dei risultati.

In che direzione va il rapporto con i clienti, su cosa state ragionando per vestire meglio le loro esigenze, a quali ambiti, nuovi servizi, visioni?

Il nostro lavoro è sempre stato tailor made. Ogni progetto tiene in considerazione esigenze specifiche del cliente. Ascoltare, proporre, eseguire, rispettare le tempistiche e mettersi sempre in discussione. Questi sono gli elementi chiave su cui basiamo il rapporto con il cliente. I ragionamenti si focalizzano sul massimizzare quelle potenzialità che sono intrinseche nella passione per lo sport. Abbiamo milioni di consumatori attenti e su questo deve basarsi l’offerta ed il tone of voice dei progetti e delle campagne, per questo motivo LGS si approccia, oggi, toccando diversi mezzi di comunicazione con l’obiettivo di rendere più armonica ed efficace la propria proposta.

Dal punto di vista pratico, il cliente ci chiede sempre più di poter seguire tutte le fasi dei progetti. La sfida è riuscire ad anticipare queste esigenze e soprattutto stimolare l’interesse verso nuove modalità di comunicare e di investire in ambito sportivo.

Nell’era della proliferazione dei touch point ha ancora senso parlare di memorabilità delle campagne? Quanto la creatività è in grado di difendere l’efficacia della comunicazione contro velocità e quantità di messaggi e contenuti sottoposti al consumatore. 

Sì, credo sia possibile. La proliferazione dei punti di contatto tra brand e consumatore hanno posto, senza dubbio, nuove sfide al modo di fare comunicazione e nel processo di creazione di una campagna. Anche in ambito sportivo, la comunicazione e le sponsorizzazioni stanno cambiando in modo sistemico e a grande velocità, questo a nostro parere è un grandissimo stimolo che esalta il processo creativo e che ci spinge anche a trovare soluzioni fuori dagli schemi.

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