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Tangoo, 2022: l’anno di partenza e di genesi con lanci, eventi, attività commerciali, partnership e acquisizioni. Una strategia Data First che conduce alla consulenza, con il cliente sempre al centro

Gaetano Polignano

Gaetano Polignano, Managing Director TANGOO

Sta finendo il 2022. Che anno è stato per voi?

È stato un anno fondamentale perché c’è stato il nostro lancio. Abbiamo iniziato a fine 2021, io sono arrivato ad aprile e nel mese di maggio si è svolto l’evento di lancio. A luglio abbiamo registrato l’ingresso di Davide Ricco come Sales Director, e adesso abbiamo già un po’ di clienti attivi e continuativi. Il 2022 è stato l’anno di partenza e di genesi con lanci, eventi, attività commerciali, partnership e acquisizioni. Un anno di preparazione, entrata sul mercato e forte attività commerciale.

Quali gli obiettivi raggiunti di cui andate più fieri?

Il lancio, senza dubbio. Siamo entrati sul mercato con un posizionamento preciso, al passo con i tempi. Siamo un Digital Media Partner in un’era in cui le tecnologie e le attività del digital marketing sono più che altro delle commodity; ciò che importa non è cosa o come ma perché si svolge questa attività. Un approccio da partner dei nostri clienti, con la missione di aiutare e accompagnare i brand nella trasformazione e maturità digitale fino a raggiungere un’ownership delle attività di digital marketing. Tutto questo lo svolgiamo con un approccio, con dei valori e con una metodologia legata all’automazione attraverso dei tool che danno efficienza e precisione. Una strategia che è Data First, laddove l’utilizzo di dati di prime parti e una chiara Data Strategy sono fattori fondamentali, con una totale trasparenza su metodologie e approcci. Tale processo conduce alla consulenza, che noi vogliamo introdurre con i nostri brand; non solo operatori e gestori delle loro attività ma ‘con loro’ e ‘per loro’. La nostra volontà è quella di creare ambienti tecnologici e strategici divisi dal marketing e che siano del cliente. Vogliamo lavorare sempre a quattro mani, aprire gli account per i nostri brand e una sinergia lavorativa sui loro sistemi.

Contingenza a parte, che cosa augurate al vostro comparto per il nuovo anno, insomma quali gli ambiti sistemici su cui lavorare pro tutti?

È parte della nostra missione essere sempre di più dal lato del brand, accompagnarli nella loro maturità digitale. Cercare di farli riappropriare di dati, conoscenze, asset digitale. Con l’agenzia nel ruolo di consulente. Ci auguriamo che ci sia sempre di più condivisione con i brand, trasparenza e ownership degli asset digitali del cliente come valore e punto d’arrivo. Essere consulenti significa avere una conoscenza del mercato, dei tool, delle tecnologie, delle piattaforme e delle strategie che sia sempre al passo con i tempi e che non sia schiava delle logiche di agenzia ma segua soltanto quelle del cliente. Cerchiamo sempre il modo di trasformare le necessità di business del cliente in soluzioni e strategie di marketing. Ci auguriamo che il comparto navighi sempre verso questa direzione e non in direzione dell’iper-specializzazione, non rimanga nel metodo classico da fornitore e dimostri di essere partner. Meno pixel e più device.

In che direzione va il rapporto con i clienti, su cosa state ragionando per vestire meglio le loro esigenze, a quali ambiti, nuovi servizi, visioni?

Per noi è fondamentale che al centro ci sia il cliente. Ognuno è diverso da un altro, ogni industria è diversa da un’altra, e le strategie devono necessariamente essere differenti. Ma le strategie oggi sono molto ancorate alla tecnologia, e quest’ultima deve vestire il brand, e gli ambienti tecnologici devono essere su misura. Con i nostri clienti stiamo studiando come strutturare un ambiente tecnologico per le loro strategie di marketing su misura per loro. Abbiamo sviluppato alcune tecnologie internamente, degli abilitatori: si tratta di una metodologia trasformata in prodotto, Smart Data, che serve ad analizzare i percorsi di navigazione degli utenti e il contesto in cui navigano per dedurne le intenzionalità di acquisto. È una metodologia che dev’essere flessibile. Per quanto riguarda le piattaforme, vogliamo creare ambienti in cui il brand possa gestire le proprie campagne, le proprie raccolte e gestire il rapporto con il CRM e i propri utenti. Insomma, un ambiente che sia fatto su misura per loro.

La vostra prossima sfida?

La nostra prossima grande sfida è la parte commerciale. Riuscire a terminare e sviluppare il business che abbiamo. In questo momento siamo ad un 60/70% in più. Consolidare il nostro ingresso nel mercato e portare avanti delle partnership con brand che non siano soltanto tattiche ma anche strategiche. Stiamo per chiudere alcuni deal per il 2023, con l’obiettivo di sublimare la nostra missione. Andare a lavorare su tutte le strategie in maniera organica con i clienti. In questo momento siamo in forte espansione e crescita con l’apertura di un ufficio a Regent Street a Londra, perché molte delle nostre attività a livello di unit performance (quasi il 50%) proviene dal Regno Unito e vogliamo espanderci anche su quel mercato.