La quarantena ha portato ad un aumento dei casi di abuso sui minori e delle loro segnalazioni (+89% secondomvie-pubique.fr). In risposta a questo contesto, che ha incrementato gli atti di violenza contro i bambini impossibilitati ad avere contatti con l’esterno, l’associazione L’Enfant Bleu e Havas Sports & Entertainment hanno creato un personaggio su Fortnite – il popolare gioco per i bambini dai 10 ai 17 anni – per aiutare i bambini abusati in un ambiente sicuro, lontano dai loro aggressori.
Durante il periodo di quarantena, l’associazione L’Enfant Bleu ha istituito un nuovo sistema per consentire alle giovani vittime di abusi domestici di chiedere aiuto tramite il gioco online Fortnite. Per consentire loro di farlo senza essere individuati dai loro aggressori, Havas Sports & Entertainment ha avuto l’idea di creare un personaggio su Fortnite – chiamato EnfantBleu – che avrebbe permesso loro, una volta aggiunto come amico, di contattare l’associazione e quindi di essere in grado di lanciare l’allarme.
Questo personaggio è rimasto disponibile per un mese, 24 ore su 24: i membri dell’associazione L’Enfant Bleu e i volontari del team di Havas Sports & Entertainment si sono alternati per mantenere attivo il servizio fino alla fine del confinamento.
Per introdurre il personaggio ai giovani, ma non ai loro aggressori, Havas Sports & Entertainment ha costruito una campagna di influencer marketing attraverso le note squadre di e-sport – come PRISM e MCES – ma anche attraverso influencer di lifestyle con grandi community di follower.
Nell’arco di un mese, 1.200 bambini hanno ‘aggiunto’ il personaggio. Il 30% di loro ha condiviso problemi personali con diversi gradi di serietà. Alcuni hanno riferito di trovarsi in una situazione di estrema urgenza.
Stéphane Guerry, Presidente di Havas Sports & Entertainment, spiega nella nota: “I videogiochi sono spesso visti come un flagello, origine di violenza. Siamo molto felici di aver potuto dimostrare, al contrario, che questi giochi possono combattere efficacemente una forma di violenza: quella contro i più piccoli. Quello che abbiamo fatto su Fornite, possiamo farlo con tutti gli altri giochi. Questi atti di violenza non rimarranno più impuniti. Anche all’interno delle mura domestiche, i bambini vittima di abusi sapranno a chi rivolgersi”.
Questa operazione di Fortnite ed Enfant Bleu ha rivelato il potenziale dei videogiochi per contribuire, in modo concreto e molto diretto, a dar voce ai giovani che spesso sono restii a confidarsi su questi temi. E’ stato quindi naturale per L’Enfant Bleu estendere queste riflessioni creando un gruppo di lavoro che riunisse le autorità giudiziarie e legali e il Segretariato di Stato per la Protezione dei Bambini, con l’obiettivo di integrare i videogiochi tra gli strumenti che consentono a bambini e adolescenti di sollevare l’allarme in caso di violenza. Mohamed Bouhafsi, giornalista sportivo e sostenitore dell’associazione, parteciperà alla riflessione. L’Enfant Bleu ha anche invitato tutti i produttori di videogiochi a prendere parte a queste discussioni.