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‘Inspiring Words’: la prima parola è paura. Tre italiani su dieci dichiarano di non avere paura degli effetti del Coronavirus sulla propria salute ma il 50% ha paura del ‘dopo’ ossia di quando avvertiremo gli effetti negativi sulla vita economica e sul futuro

Inspiring Words’, il primo post è di Francesco Gallucci, la parola, Paura

Cos’è la paura? Per grandi scienziati come Damasio, LeDoux e Goleman è un’emozione utile per la nostra sopravvivenza perché di fronte al rischio, come la pandemia, ci protegge innalzando le nostre difese cognitive e ci da il tempo per determinare il pericolo e adeguare la risposta.

Come possiamo gestire la paura? Possiamo fare alcune cose:

–       conoscere meglio il “nemico Coronavirus” consultando fonti scientifiche e istituzionali affidabili,

–       controllare le nostre reazioni emotive e poi

–       leggere libri, ascoltare musica, fare programmi per il futuro, parlare e confrontarsi con persone che ne sanno più di noi.

Per gestire la paura del futuro e anche per non rendere vani i grandi sacrifici del presente, l’unico modo è immaginarlo adesso come vorremmo che fosse: più solidale, meno inquinato e più attento alle persone.

Proviamo a dare un volto alla nostra paura? Qual è la sua faccia?

Tre collegamenti: #responsabilità, #futuro, #paradigma.

Libro consigliato: A. Oliverio Ferraris, Psicologia della paura, Bollati Boringhieri, 2013

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