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‘Inspiring Words’: Infodemia, si presenta quando la quantità di informazioni su un determinato oggetto diventa esorbitante e si fatica a individuare fonti attendibili. Ascoltate il podcast di Massimo Giordani

Inspiring Words’, Infodemia, di Massimo Giordani

Il termine infodemia, dall’inglese infodemic, utilizzato per la prima volta da David Rothkopf nell’articolo When the Buzz Bites Back, pubblicato l’11 maggio 2003 sul Washington Post, è ormai entrato nel nostro linguaggio quotidiano. Cosa indica esattamente? Perché rischia di provocare danni terribili?

L’amplificazione delle notizie, vere o presunte, fondate o volutamente fake, è un fenomeno tipico dei social media che molti utenti vivono con un livello di superficialità preoccupante. L’infodemia si presenta quando la quantità di informazioni su un determinato oggetto diventa esorbitante e si fatica a individuare fonti attendibili. La parola è infatti la crasi di informazione ed epidemia, si tratta, quindi, di un flusso incontrollato di notizie su un qualche argomento che, in uno specifico momento, è particolarmente dibattuto.

Chi non è in grado di valutare l’attendibilità di una notizia riguardante tematiche importanti, rischia di essere travolto da emozioni ingiustificate, paura e rabbia in primis, che possono contribuire alla propagazione dell’infodemia. È un tipico fenomeno virale di cui si sono visti i primi effetti globali, attraverso la Rete, in occasione dell’epidemia di SARS iniziata nel 2002.

Massimo Giordani parla di infodemia in questo podcast.

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