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‘Inspiring Words’: Fake News, noi lettori/reporter dobbiamo chiederci se stiamo davvero condividendo la notizia giusta, perché non siamo figure marginali e passive. Non lo siamo mai stati e tanto meno possiamo esserlo oggi

Inspiring Words’, Fake News, di Raffaele Castagno, Responsabile Binario 9 3/4 – destinazione comunicazione di iPressLIVE

 C’è un vecchio film – The Paper (1994) di Ron Howard, dove uno spumeggiante Michael Keaton, nei panni di un caporedattore di uno scalcinato quotidiano locale di New York, è pronto a rischiare ogni cosa per dare la notizia giusta: spende un’intera giornata, rischia la carriera, si perde persino la nascita del suo primo figlio. In questo lockdown mi è tornato spesso in mente Henry Hackett (è il personaggio interpretato da Keaton): pensate lui impiega un giorno, per scrivere e dare una notizia. Oggi ne produciamo migliaia. Ecco oggi, in questa prima infodemia della storia, non solo rispetto alle fake news, mi chiedo quante siano le notizie davvero giuste. Quante volte in questo travolgente matrix di news che corrono a velocità quantica, abbiamo provato, almeno per un minuto, a fare come Hackett.  Eppure sono convinto che ci siano milioni di reporter che stanno agendo come Hacket, rischiando la salute e sacrificando i loro affetti. E poi ci siamo noi lettori/reporter: e dobbiamo chiederci se stiamo davvero condividendo la notizia giusta, perché non siamo figure marginali e passive. Non lo siamo mai stati e tanto meno possiamo esserlo oggi. Siamo quelli che valorizzano e riconoscono il lavoro di Henry. E sì, è una gran bella responsabilità.

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