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‘Inspiring Words’: Dati e Insight, sfatiamo subito un potenziale equivoco, non sono sinonimi. In italiano insight viene tradotto in svariati modi perché ha una valenza concettuale ampia e fluida = comprensione chiara, profonda, spesso originale e a volte improvvisa

Inspiring Words’, Dati/Insight Di Alma Cardi

Sfatiamo subito un potenziale equivoco: #dati e #insight non sono sinonimi. In italiano insight viene tradotto in svariati modi perché ha una valenza concettuale ampia e fluida = comprensione chiara, profonda, spesso originale e a volte improvvisa. Nell’epoca dominata dalla proliferazione dei dati, la #conoscenza deriva anche dalla capacità di raccolta, gestione, lettura e manipolazione dei dati. Ed è stata oggetto di una vigorosa battaglia filosofica tra eredità positivista e scoperta popperiana. Le informazioni tratte dai dati e il loro sfruttamento possono creare valore: diventano bene o investimento per le imprese (informando strategie aziendali), potere politico (istruendo disegni di legge), forza sociale (influenzando i comportamenti delle persone). Gli insights sono potenzialmente ambivalenti: negativi (uso dei big data per manipolare
elezioni) o positivi (monitorare i comportamenti delle persone per portarli a fare scelte positive – #nudge for good). Anche se le buone intenzioni formali sono accompagnate dalle ombre scure degli scopi, effetti e conseguenze reali. Le neuroscienze possono aiutare la raccolta e la lettura di alcuni tipi di dati per fornire efficaci insights al marketing. Libro da leggere con spirito molto critico: Nudge – La spinta gentile, Thaler e Sunstein.

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