‘Inspiring Words’, Confine, di Giuseppe Melis – Docente all’Università di Cagliari e coordinatore Dipartimento Marketing Turistico di AINEM.
La storia dal dopoguerra ha visto l’abbattimento dei confini tra Stati e abitudini di consumo. Ora Covid-19 ci costringe a fare di nuovo i conti con il concetto di confine, quale limite alle nostre libertà individuali e alle nostre connessioni sociali. Anche gli Stati stanno ricostruendo confini che sembravano fossero stati abbattuti per sempre. Ma cosa è il confine? Il confine nasce dalle nostre decisioni e da come lo facciamo operare. Svolge una funzione che può avere una triplice natura:
- distinzione, permette ad una persona e impresa di marcare la propria identità; sul piano sanitario, questa natura si manifesta oggi come distanza sociale,
- comunicazione, grazie al confine, stiamo diventando più bravi ad utilizzare strumenti digitali per connetterci e comunicare in modo empatico e funzionale con i nostri parenti, amici e colleghi distanti,
- filtro, ci consente di vagliare la mole di notizie distinguendo quelle false e ansiogene da quelle utili e capaci di indurci speranza e voglia di rinascere.
Quali spunti utili e responsabili possiamo ricavare dalle esperienze che il confine ci propone in questi giorni? 4 collegamenti: #limite, #distanzasociale, #connessioni, #responsabilità
Libro consigliato: Tagliagambe, S., Epistemologia del confine, Cuec, Cagliari, 1997