‘Inspiring Words’, Casa, di Luca Vivanti, architetto e docente Politecnico Torino AINEM Ambassador
‘Casa dolce casa’, ma potremmo dire che nell’ultimo ventennio ce ne siamo dimenticati, abituati ad apericena, cene, concerti, spettacoli, incontri, gite, viaggi, ecc. Ci sentivamo più a nostro agio nel ristorante preferito, su un mezzo di trasporto, nella camera dell’hotel sognato. Poi il #Covid-19 ci ha rinchiuso tra le mura domestiche ed ecco la #CASA, vissuta come costrizione, come recinto. Poi l’abitudine, la routine: #smart-work, home-sport, lezioni digitali, obbligo del cucinare e riscoperta di dimenticate ricette familiari. Individuazione dei limiti o difetti della propria casa. La necessità di ripensarla, magari per qualcuno anche di cambiarla. La sensazione di #sicurezza della propria casa. Ed ecco che nell’attesa di riabbracciare fisicamente parenti ed amici, ora che siamo diventati tutti ‘chef’ forzati, ci ritroviamo a sognare un pranzo/cena a casa nostra per festeggiare la fine di questi ‘arresti domiciliari’. Sicuramente le limitazioni che ci verranno imposte per tornare ad una vita quasi normale, certamente diversa, ci imporranno nuove abitudini e convivialità. E allora sarà la casa il nuovo centro della nostra vita per diverso tempo. L’era della riscoperta della #nuova-casa!
Libro consigliato: Isaac Asimov–Il sole nudo–1956. Concentratevi sui vari stili di vita!