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Gruppo Giovani Imprenditori Confcommercio Lombardia, Davide Garufi eletto Presidente per acclamazione. Alle istituzioni si chiedono contributi a fondo perduto, incentivi per assunzioni e misure per accesso al credito. Innovazione tecnologica, brand reputation e sostenibilità i driver per la crescita

Federico Gordini e Davide Garufi

Davide Garufi, imprenditore cremonese nel campo informatico, è il nuovo Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Lombardia. Riceve il testimone per i prossimi cinque anni da Federico Gordini, che ricopriva il ruolo dal 2018.

Sfide, visione per il futuro e attese sono i temi approfonditi da un’indagine realizzata dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Lombardia su un campione di imprenditori under 42 attivi nel terziario di mercato.

Emerge come il 46% delle imprese sia attivo nei servizi – seguono ristorazione e retail – il 41% abbia almeno una donna tra i soci o i titolari e l’82% si avvalga al massimo di 9 collaboratori.

Ben il 65% degli imprenditori ha creato la propria attività, rispetto al 35% che partecipa a quella di famiglia. I primi sono stati spinti ad avviarla – scelta che rifarebbe l’89% degli intervistati – soprattutto da un’idea innovativa di prodotti e servizi, seguita dalla prospettiva di maggiore libertà nella gestione del tempo. Importante, nella scelta di fare impresa, anche lo ‘scatto’ legato al desiderio di portare un contributo concreto a società e mercato. Il 72% di chi partecipa all’attività di famiglia ha apportato innovazioni gestionali e al modello di business, che si traducono in attenzione a pratiche sostenibili, vendita multicanale e presenza online.

Tra il 38% di imprenditori che hanno ottenuto finanziamenti per la propria attività, il 52% li ha ricevuti dalle banche, il restante soprattutto attraverso l’intermediazione dei Confidi o grazie ad opportunità offerte da Regione e Camere di Commercio. E alle istituzioni gli imprenditori che vogliono crescere ed  investire chiedono soprattutto contributi a fondo perduto, incentivi per assunzioni e misure per accesso al credito mentre, stimolati sull’individuazione dei servizi maggiormente utili, indicano supporto agli adempimenti burocratici e amministrativi, formazione e accesso al credito.

Interpellati sul futuro della propria impresa, infine, gli imprenditori indicano come driver di sviluppo l’innovazione tecnologica, la brand reputation e la sostenibilità.