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Fondazione Cariparma sceglie Brahmino per ‘Cara Parma’, sviluppo e cura di progetti per il territorio 2016-2024. Il racconto fotografico ispirato a Carlo Bavagnoli, recentemente scomparso

Fondazione Cariparma ha scelto Simone Bramante, alias, Brahmino, fotografo italiano con un seguito su Instagram, per sviluppare il progetto multimediale. Ed è stata proprio la sua presenza sui social a guidarne l’impostazione. I formati dei social media (immagini verticali, video e didascalie tipiche del linguaggio di Instagram) attraversano lo schermo per dar vita ad un’esposizione fotografica allestita al Palazzo Bossi Bocchi di Parma, sede della Fondazione, che rimarrà aperta al pubblico dal 23 marzo al 26 maggio 2024. Oltre all’ingresso a titolo gratuito è prevista una programmazione dedicata ai principali stakeholder del territorio: il terzo settore, il pubblico generalista e i giovani, cui Fondazione Cariparma si rivolge con questa campagna.

Dal collettivo ‘What Italy Is’, Brahmino ha scelto i suoi collaboratori, tre giovani talenti della fotografia parmigiana: Simone Mottola, Roberta Dall’Alba e Don Quiel Lumbera. Il progetto vuole riflettere, infatti, la volontà di Fondazione Cariparma di supportare i giovani talenti del territorio, offrendo loro l’opportunità di imparare da un paradigma della fotografia moderna, di farsi conoscere professionalmente dalla loro stessa terra e di essere fonte d’ispirazione per i loro pari.

I protagonisti degli scatti fotografici sono i beneficiari di otto progetti simbolo finanziati da Fondazione Cariparma, dal 2016 ad oggi. Le otto storie raccontate sono: Sprigioniamo lavoro, un progetto che ha l’obiettivo di dare nuova vita ai carcerati di Parma, grazie all’impiego in una lavanderia industriale allestita all’interno del carcere stesso; le attività proposte dall’Associazione Il Faro 23 per favorire l’integrazione di persone con disabilità; le cure a domicilio dei pazienti ematologici e dei loro famigliari sostenute dall’Associazione AIL Parma e ancora Cinemino itinerante, un’idea di condivisione culturale e di apertura verso il prossimo, che si sviluppa attraverso il linguaggio del cinema, diventata realtà grazie al progetto Think Big. Inoltre, Casco Learning Center, un centro per gli apprendimenti e la transforming education aperto non solo a scuole e studenti ma anche ad aziende e dipendenti, comunità e famiglie; la realtà di Food Farm, il primo Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità (LTO) in Italia nel settore agroalimentare, il racconto del restauro della Chiesa di San Francesco del Prato di Parma e infine Piano C, un progetto che ha come missione la riprogettazione professionale, la formazione e l’empowerment femminile.

Il progetto vuole fungere da riflessione sul presente, ispirazione per le future generazioni e, al contempo, da omaggio al fotografo piacentino Carlo Bavagnoli, recentemente scomparso, cui la città di Parma deve un ringraziamento per aver saputo racchiudere la sua bellezza in un libro fotografico, Cara Parma, e per aver messo il suo intero lavoro a disposizione dei cittadini, con un lascito oggi custodito nelle Collezioni d’Arte di Fondazione Cariparma.

Chi è Brahmino
Non solo fotografo ma anche direttore creativo e autore, Brahmino è apparso su Forbes (USA), Huffington Post (USA), GQ (Portogallo), Glamour (Spagna), Corriere della Sera (Italia), WithNews (Giappone), Repubblica (Italia) e molti altri. I suoi lavori sono stati esposti in mostre a Los Angeles, San Francisco, Parigi, Minsk, Milano e Bergamo. Brahmino è anche co-fondatore del collettivo di fotografi italiani ‘What Italy Is’, che ha lo scopo di raccontare i territori italiani, e le idee che si sviluppano in essi. Il collettivo nasce dal desiderio del fotografo di raccontare il nostro Paese non attraverso i consueti paesaggi da cartolina ma bensì tramite le sue più intime storie, persone ed emozioni.

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