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Filmmaster Productions esce da CPA: “E’ venuto meno il principio della correttezza”. CPA replica e chiede una rettifica

FILMMASTER PRODUCTIONS rende noto il suo recesso da CPA Case di Produzione Associate.  

La decisione, “presa con forte rammarico”, recita una nota, è maturata dalla convinzione che l’associazione non sia più in grado di presidiare con l’adeguata determinazione il principio della correttezza, elemento imprescindibile che fa di una associazione di categoria un vero rappresentante di tutti gli associati e un attento garante della libertà di concorrenza.

Filmmaster, che è stata tra i più convinti assertori di una associazione con le finalità della CPA e delle associazioni che l’hanno preceduta, “ha sempre creduto nei valori e nei principi che ne erano alla base e si augura che il Consiglio Direttivo recentemente insediato sappia restituire all’associazione il ruolo che questa merita, aiutandola a non transigere su comportamenti che mettono a rischio l’immagine del mercato e di tutte le case di produzione italiane”, conclude il comunicato.

A sua volta, CPA replica in una nota che qui riportiamo integralmente:

‘Apprendiamo con dispiacere l’uscita di Filmmaster da CPA e ci auguriamo un suo rientro nel più breve tempo possibile.

Nel merito ci teniamo a precisare che la frase “CPA non è più in grado di perseguire il principio della correttezza” sia, oltre che falsa, lesiva dell’associazione e delle 29 case di produzione che ne fanno parte.

CPA ha sempre, al contrario, cercato di dirimere questioni fra associati fino a quando queste non hanno intrapreso le vie legali che per il diritto superano i poteri ed i compiti dell’associazione.

Per questa ragione chiediamo a Filmmaster di rettificare il comunicato inviato in data 4 Ottobre alle testate di settore”.