Giuseppe Bertuccio d’Angelo, ideatore e mente di Progetto Happiness, è partito nel 2017 e non si è più fermato.
Di recente è volato in Kenya, in una zona remota a circa 250 km dalla capitale Nairobi, dove ha potuto aggiungere un tassello alla sua ricerca: le persone più felici al mondo non sono quelle che possiedono di più ma quelle che danno di più. Qui ha potuto incontrare Alex, un bambino di 12 anni con cui ha passato 48 ore cercando di capire com’è cambiata la sua vita grazie all’adozione a distanza con ActionAid.
Dall’incontro è nato il video Il suo sorriso sarà la tua felicità, che dà anche il titolo della nuova campagna per l’adozione a distanza, nata dalla collaborazione pluriennale tra ActionAid e il gruppo editoriale digitale CIAOPEOPLE, quest’anno per la prima volta insieme a Progetto Happiness.
La campagna sarà online dal 31 maggio su Fanpage.it e sui suoi canali social. La testata Fanpage.it è stata confermata come partner editoriale dell’attività di comunicazione per la condivisione dei valori di ActionAid, quali la lotta alle ingiustizie e l’importanza di tutelare i diritti fondamentali delle persone: contenuti d’informazione veicolati mensilmente a 28 milioni di utenti unici (marzo, fonte Comscore) e a una community social attiva e in crescita costante.
“Se è vero che le persone più felici non sono quelle che possiedono di più ma quelle che condividono di più vale davvero la pena di mettere in pratica questo insegnamento. L’adozione a distanza con ActionAid non è solo un gesto di generosità ma è un modo per vivere un’esperienza aprendosi alla relazione con altri. È veder spuntare il sorriso sul volto di migliaia di bambini sostenendoli nella loro crescita e garantendo il rispetto dei loro diritti. Anche quello di essere felici”, dichiara nella nota Lorenzo Eusepi, Vice Segretario Generale ActionAid Italia.
ActionAid aiuta oltre 5 milioni di persone. L’80% della donazione che si effettua per l’adozione a distanza viene destinato alla comunità dove vive il bambino con la sua famiglia per avviare o portare avanti programmi di sviluppo e progetti nei settori di competenza (istruzione, acqua, cibo, diritti dei bambini, delle donne), mentre il restante 20% è utilizzato per le campagne di sensibilizzazione e per sostenere i costi, sia operativi sia di gestione, dell’organizzazione.