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Un 2020 da record e un 2021 di nuove sfide per NaturaleBio, il DNVB dei superfood

NaturaleBio è un Brand Verticale Nativo Digitale (DNVB = Digital Native Vertical Brand) nel settore dei prodotti Biologici di importazione appartenenti al segmento dei superfood.

Il modello è, appunto, il cosiddetto Direct-to-consumer: produzione e distribuzione/vendita avvengono in modo diretto, senza intermediari, quindi assolutamente snello e compatibile con la strategia comune alla categoria dei DNVB.

Nata a ottobre del 2016, quando l’interesse per i superfood era ancora agli albori, l’azienda è partita da un singolo prodotto di alta qualità, l’olio di cocco, e da un singolo canale di vendita, Amazon Marketplace, per arrivare poi ad ampliare il catalogo prodotti, distribuendoli direttamente su diversi canali e su più mercati in Europa. Oggi, sono ben 10 i Paesi: Italia, Germania, UK, Francia, Spagna, Svezia, Olanda, Svizzera, Austria, Polonia.

Lo sviluppo è stato esponenziale: in soli 4 anni la società è cresciuta fino ad avere oggi a portafoglio poco meno di 20 referenze in diversi formati – tra cui tè matcha, alga spirulina, miele di Manuka, moringa, maca e açai in polvere, fibra di psillio e cacao crudo – producendo e distribuendo direttamente più di 500.000 unità all’anno, sia tramite Amazon che dall’e-commerce.

Un successo da vera Scale-up per questo progetto che ha ormai superato le dimensioni di una startup: il 2020 ha registrato un +40% sull’anno precedente e le vendite hanno sfiorato i 7M€.

Ma cosa rende NaturaleBio un’azienda davvero innovativa, all’interno del panorama italiano del FoodTech? Tutti i processi chiave sono interni all’azienda: in particolare, la selezione dei produttori è accurata e avviene in ben 4 Continenti – Asia, Oceania, Europa ed Americhe – secondo metriche di scelta specifiche, legate tanto alla qualità delle materie prime quanto alla valutazione dei metodi di coltivazione e della sostenibilità. Il team di prodotto di NaturaleBio, spinto da una forte passione e dalla ricerca dell’eccellenza, si reca personalmente nei Paesi di origine delle materie prime, per saggiare l’impegno e la qualità dei coltivatori.

Non solo, sono interne all’azienda anche l’importazione, senza intermediazioni, così come la trasformazione della materia prima e il packaging, la distribuzione e l’assistenza clienti, nonché tutte le attività correlate al marketing e all’e-commerce, che ad oggi è il canale più importante (circa 99% delle vendite totali).

Una smart company nativa, i cui founder e collaboratori hanno un forte mindset digitale, che adotta il modello del ‘virtual first’ fin dalla sua fondazione.

“I founder hanno esperienze molto diverse tra loro, dalla bioedilizia al food&beverage, dal digital marketing all’e-commerce, e lo staff, in crescita, conta oggi circa una trentina di persone – commenta Gianluca Ciralli, Co-Founder e CTO di NaturaleBio – il team di produzione lavora nello stabilimento di Monterotondo, a pochi chilometri da Roma, mentre assistenza, sales&marketing, grafica e sviluppo sono in remote working fin dal primo giorno di attività dell’azienda, coprendo tutto lo stivale da nord a sud, dal Piemonte fino alla Calabria”.

Con il suo carattere digital-first, NaturaleBio ha guadagnato terreno e consensi in un mondo spesso popolato da player più tradizionali, anche grazie all’attenzione con cui ha conseguito le maggiori certificazioni del settore, risultando oggi operatore certificato Biologico e aderente allo standard VEGANOK.

Per crescere ulteriormente, NaturaleBio si appresta ad affrontare un 2021 di nuove sfide: ampliare l’offerta di referenze, pur rimanendo sempre fedele alla filosofia dei superfood naturali, biologici e certificati di altissima qualità; un restyling grafico che interesserà tutti gli asset, dal sito al packaging dei prodotti; maggiori investimenti in Comunicazione, grazie a progetti con testimonial di rilievo, food-blogger, testate e influencer del mondo healthy&green.