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Spotify aggiorna la propria app mobile. E il giorno dopo una protesta scuote la rete: “Basta TikTok-izzare tutte le app!”

spotify new home page

Mercoledì sera Spotify ha annunciato alcuni grandi cambiamenti nel design della propria interfaccia: quello immediatamente evidente è all’interno della homepage, che appare agli utenti quando aprono l’app: al posto di un numero limitato di riquadri, con principalmente gli ultimi album e podcast ascoltati e qualche playlist generata in base ai gusti dell’utente, ecco in grande evidenza una lista molto lunga di ‘suggerimenti per te’: per spostarsi da uno all’altro è necessario far scorrere il dito sullo schermo in verticale, con lo stesso movimento che si fa per cambiare video su TikTok.

L’imitazione del social cinese non si limita all’introduzione di un sistema di navigazione verticale, che è ormai molto frequente per gran parte delle app che vengono aperte principalmente da smartphone. Un’altra somiglianza, ancora più rilevante, con TikTok è l’algoritmo di suggerimento dei contenuti – il cosiddetto ‘Smart shuffle’ – su cui Spotify sembra puntare moltissimo per proporre brani compatibili con i gusti degli utenti, in base ai tantissimi dati raccolti dalla piattaforma. Di fatto l’integrazione dell’AI DJ, che si concentra sulla risoluzione di una delle maggiori richieste dei fan, degli artisti e dei creatori (per una volta senza contrasti): la scoperta di nuovi contenuti.

Ma, nonostante Spotify abbia già comunicato che introdurrà le innovazioni gradualmente, a seconda dei mercati – l’azienda prevede di migrare completamente al nuovo design entro un mese – le prime proteste in merito ai cambiamenti attuali, e a quelli prossimi e venturi, non sono mancate. Anzi sembrano assumere consistenza man mano che il tempo passa.

Non mancano ovviamente anche i pareri favorevoli: la testata online iSpazio sembra avere accolto con entusiamo i cambiamenti: ha scritto infatti che ‘Spotify non ha corso questa volta, non ha ridisegnato la sua app soltanto perchè TikTok ha molto successo. Il concept alla base del nuovo design è convincente e ben pensato… potrebbe realmente funzionare’.
Ma in rete il giudizio non appare così favorevole. Attenzione, però: quando si cambia qualche cosa di consolidato per adottare un nuovo format, appare scontato che ci sia una quota di scontenti, di abitudinari, che verranno via via riconquistati dalle funzioni rinnovate: pensate per esempio a quando venne abbandonato Win95 per passare a Millennium. Alt, fermi: forse potevamo scegliere un caso di specie più azzeccato dei due prodotti Microsoft

Ma qui la situazione e più articolata: innanzitutto sono quasi due anni che Spotify sta studiando il cambiamento: da Novembre 2021, quando i test vennero annunciati da TechCrunch che scriveva “TikTok ha visto il suo feed di video brevi copiato da una serie di concorrenti, da Instagram a Snap a YouTube e persino Netflix. Ora sembra che a questa lista si possa aggiungere Spotify, che presenta un feed verticale di video musicali che gli utenti possono scorrere e, a scelta, mettere ‘Mi piace’ o saltare”.

E poi lo scontento non sembra conoscere confini geografici: negli Stati Uniti, ad esempio, questo aggiornamento potrebbe risultare piuttosto controverso. C’è chi proclama (e non sono pochi) di essere stufo della TikTok-ificazione di tutte le app, da Netflix ad Amazon fino ai concorrenti più diretti, tra gli altri. E sembrano non fare molta presa le motivazioni di Spotify, che afferma che le raccomandazioni siano fondamentali per la provare appieno l’esperienza dell’app. “Le raccomandazioni di Spotify guidano quasi la metà degli stream di tutti gli utenti”, ha infatto spiegato Gustav Söderström, co-presidente e chief product & technology officer di Spotify.

Ma su Twitter le contestazioni crescono, come quella di @ussewra: “spotify is so good at dropping terrible updates“, o l’altra di @TheBlueBeat, che entra nei dettagli: “New Spotify update is ass. They removed being able to see the hearts on a track list and outright removed hearts and made it a fucking checkmark wtf“, o anche @mrfallbxck che si lamenta “i hate the spotify update BRING BACK THE LITTLE HEART!!“.

Si potrebbe proseguire, ma se siete curiosi basta digitare ‘Spotify update’ e ne troverete quanti volete.
Perfino in Italia, provincia dell’impero, si sono accorti che le cose si stavano indirizzando in una direzione non prevista da Spotify. Al punto che Il Post si è affrettato, con oggettività invidiabile, a integrare il suo articolo, scrivendo “anche in questo caso la decisione è stata accolta da qualche critica da parte di utenti preoccupati dal fatto che tutte le app più usate finiscano per somigliarsi tra loro”. “Dobbiamo smetterla di ‘tiktokizzare’ ogni app, vi prego”, ha scritto un utente. “Avevo evitato TikTok finora perché so che rovinerà la mia già bassa soglia dell’attenzione, ma sembra impossibile evitarla ora”, ha risposto un altro. “Perché le app non possono rimanere le cose per cui sono state create e che le hanno rese uniche invece di trasformarsi tutte in una versione scarsa di TikTok?“, conclude un terzo.

Fino al definitivo: “buono a sapersi… eviterò di fare l’aggiornamento della app!“…