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Natale da record per gli acquisti online: aumento del 50% su base annua e 1,1 trilioni di dollari spesi globalmente. Il Report di Salesforce

Salesforce ha pubblicato oggi il 2020 Holiday Shopping Report, l’analisi annuale sull’andamento dello shopping durante le feste, che mostra un aumento del 50% della spesa digitale rispetto allo shopping natalizio del 2019: a livello globale sono stati spesi 1,1 trilioni di dollari, di cui 236 miliardi di dollari solo negli negli Stati Uniti, (erano 165 nel 2019).

Salesforce ha analizzato le informazioni di oltre un miliardo di consumatori globali in più di 40 paesi tramite la piattaforma Commerce Cloud durante le festività natalizie, ossia tra il 1 novembre e il 31 dicembre 2020. Al riguardo va segnalato che le vendite digitali sono cresciute più tardi nel corso dell’anno, nonostante l’inizio anticipato dello shopping natalizio: sebbene i brand abbiano dato il via agli sconti e alle promozioni per le festività all’inizio di ottobre, la maggior parte delle vendite digitali del 2020 sono avvenute più vicino al Natale. Le vendite digitali totali della Cyber Week hanno così raggiunto 270 miliardi di dollari a livello globale, mentre le prime due settimane di dicembre hanno totalizzato 181 miliardi di dollari di vendite globali.

Si è affermata ulteriormente l’omnicanalità: i negozi che offrono opzioni di ritiro tramite punti di raccolta e di altro tipo sono cresciuti quasi il doppio rispetto a quelli che non lo hanno fatto. A causa della congestione nei sistemi di spedizione e della maggiore propensione alla sicurezza dei consumatori, infatti, i rivenditori con le opzioni di ritiro in negozio o tramite punti di raccolta hanno sovraperformato rispetto a quelli senza questi servizi. Negli Stati Uniti, i commercianti che hanno offerto queste opzioni hanno aumentato in media le entrate digitali del 49% su base annua, mentre i rivenditori che non hanno scelto queste modalità hanno visto una crescita media solo del 28%. I brand che offrono opzioni di ritiro in negozio e in modalità pick-up hanno inoltre registrato una crescita del fatturato digitale del 54% su base annua nei cinque giorni precedenti il Natale, rispetto al 34% di quelli che non lo hanno fatto.

Segnale di una fase di possibile criticità finanziaria, vi è poi il fatto che consumatori che hanno scelto di pagare a rate molti regali tramite le modalità ‘acquista ora, paga dopo’, sono aumentati del 109% rispetto all’anno precedente, un percentuale che è aumentata soprattutto la settimana prima di Natale.

Gli articoli sportivi e gli articoli per la casa sono state le categorie di prodotti più richieste, come mostrano i dati relativi alle loro vendite. I ricavi per gli articoli sportivi sono cresciuti del 108% rispetto all’anno precedente e gli articoli per la casa sono cresciuti dell’89%, mentre la spesa per i generi alimentari e le bevande hanno tenuto il passo con una crescita dell’80%. Le categorie che hanno registrato una crescita minore nelle entrate durante le festività natalizie sono state le calzature (39%) e l’abbigliamento in generale (40%).

Ma non è tutto favorevole nell’online: dopo gli acquisti arrivano spesso i ripensamenti o i cambi di prodotto, per cui i brand si preparano al fenomeno ‘returnageddon’: si prevede che oltre 330 miliardi di dollari di acquisti online verranno restituiti a livello globale, circa il 30% di tutti gli acquisti effettuati.

“La stagione delle shopping natalizio del 2020 è stata definita dalla pandemia e ha costretto i rivenditori e i marchi a innovare rapidamente introducendo servizi come il ritiro in negozio o tramite punti di raccolta, con un focus importante sui social, i servizi di messaggistica e il live streaming per raggiungere i consumatori con nuove modalità”, ha commentato in una nota Rob Garf, VP Industry Strategy for Retail di Salesforce . “Ci aspettiamo che queste novità rimangano nel 2021 e che le strategie messe in atto durante le festività diventino il nuovo standard che i consumatori si aspettano dai propri rivenditori e brand preferiti”.