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Nasce TechVocacy, libreria virtuale con migliaia di innovazioni provenienti da oltre 500 fonti monitorate

Conoscere i trend, le implicazioni delle nuove tecnologie nel business e nella nostra vita di tutti i giorni è fondamentale, in ottica personale e aziendale, per sviluppare un mindset aperto al cambiamento, comprendendo non solo gli scenari del futuro, bensì anche le opportunità da cogliere al volo e i pericoli che stiamo correndo nel nostro business già nel presente.

Da questa esigenza nasce TechVocacy, piattaforma multimediale che ogni settimana analizza centinaia di fonti per estrarre, curare e rendere fruibili le maggiori innovazioni che avvengono nel mondo. Un servizio a disposizione di manager, imprenditori e professionisti che si compone di una libreria virtuale con migliaia di innovazioni provenienti da oltre 500 fonti monitorate: magazine, siti di settore, portali, report e newsletter da tutto il mondo. Oltre alla libreria è presente una sezione speciale di video formativi prodotti da grandi esperti e professionisti, contenente oltre 25 ore di contenuti di approfondimento su tematiche come le nuove tecnologie, i nuovi modelli di business e gli impatti sui mercati. A completare TechVocacy una sezione dedicata ai report proprietari, che tracciano i maggiori trend globali guidando l’utente ad un’analisi a 360 gradi sulle innovazioni contemporanee nel suo settore di interesse.

TechVocacy nasce da un’idea di Riccardo Secco, 26 anni, veneziano, già nominato tra i 30 under 30 di Forbes.

“Avevo capito che il mercato italiano avesse davvero bisogno di qualcuno che raccontasse l’innovazione in modo diverso – racconta Riccardo – che si focalizzasse su qualcosa di applicabile, di pratico e realmente utile per il business. Da questa mia esigenza è nata TechVocacy: una piattaforma che tratta l’innovazione, i trend e le nuove tecnologie con un taglio diverso, non eccessivamente tecnico e focalizzato su rischi, benefici, impatti, casi d’uso e applicazioni pratiche. Tutto è nato nel 2018 su LinkedIn, quando ho iniziato a raccontare, in pillole settimanali, le più interessanti innovazioni che scoprivo dalle decine di fonti internazionali che seguivo. Da qui, dopo il grande interesse ricevuto per il servizio di content curation, seguito da migliaia di persone ogni settimana, il passaggio alla piattaforma vera e propria è stato fisiologico, anche grazie al coinvolgimento di grandi professionisti esterni che mi hanno supportato nella creazione dei contenuti formativi”.