Interactive

Le rilevazioni di Nielsen sulla social tv, nel primo trimestre 2020 le interazioni crescono del 41% rispetto al 2019

Stefano Russo, Head of Nielsen Social Content Ratings Italy

Nel primo trimestre del 2020, il volume delle interazioni (post, tweet, like, condivisioni, commenti, risposte, mention) sui social network relativi alla programmazione delle emittenti televisive e dei grandi servizi di distribuzione di contenuti video in Italia cresce del 41% rispetto allo stesso periodo del 2019. Nei primi tre mesi dell’anno, le interazioni in modalità lineare, ovvero 3 ore prima, durante e 3 ore dopo la messa in onda dei programmi, sono state 219 milioni.

I dati emergono dalla rilevazione continuativa realizzata da Nielsen sulle conversazioni che avvengono su Facebook, Twitter e Instagram e relative ai contenuti video trasmessi in Italia da 45 broadcaster e 9 operatori over the top nazionali ed internazionali attivi nel nostro paese (Netflix, Prime Video e Disney+, Raiplay, Tim Vision, Dplay, Mediaset Play, Now Tv, Infinity).

Dopo una crescita molto sostenuta nei primi due mesi dell’anno rispetto allo stesso bimestre del 2019, nel mese di marzo i volumi delle interazioni sui social hanno registrato una flessione rispetto allo stesso mese dello scorso anno, passando dai 58,5 milioni di marzo 2019 ai 39,9 di quest’anno.

“Dopo i primi due mesi dell’anno caratterizzati da una crescita sostenuta rispetto al 2019 abbiamo assistito a una frenata per il mese di marzo”, dichiara nella nota Stefano Russo, Head of Nielsen Social Content Ratings Italy. “Questo dipende dai primi effetti della quarantena sia sulla programmazione televisiva che sui comportamenti degli utenti italiani: pesano la mancanza di eventi sportivi, tradizionalmente molto commentati e il ridimensionamento o la chiusura dei principali show, come talent, reality e intrattenimento”.

Considerando la modalità di rilevazione 24/7 (ovvero il monitoraggio continuativo delle interazioni generate da broadcaster e Over the Top a prescindere dalla programmazione in onda) le interazioni a marzo sono state 100 milioni. Sempre a marzo, sono stati i talk show e i programmi di approfondimento politico a crescere maggiormente in termini di commenti. In un contesto quotidiano in cui la cronaca e l’attualità sono stati centrali nella fruizione mediatica degli italiani, la quota delle interazioni social riferibile a questa categoria è salita al 4% del totale delle interazioni, a fronte di quote minori nei mesi precedenti (1% a gennaio, 2% a febbraio).

Sky Sport Uno si conferma come primo player italiano sui social, in ambito video, grazie all’attività molto intensa dei profili social ufficiali e alle numerose iniziative speciali promosse. Sky Sport Uno con 29,2 milioni di interazioni precede Canale 5 (20,7 Milioni) e Netflix (7,4 milioni).

Sempre in modalità 24/7 crescono anche le principali emittenti ‘all news‘ italiane: TgCom24 (+116%), SkyTg24 (+81%) e Rai News (+84%), totalizzando una crescita media di interazioni del +94% rispetto a febbraio.

Significativo anche il risultato dei provider over the top, siano questi pure digital internazionali, piattaforme italiane o ‘estensioni’ dei broadcaster già attivi nel nostro Paese: si registra mediamente una crescita di interazioni del +52% a marzo rispetto a febbraio. In rilevazione dal 1°marzo, Disney+ è terzo tra gli OTT con 343.200 interazioni. In generale, a marzo, crescono quasi tutte le piattaforme rispetto al mese precedente: oltre a Netflix (+20%), anche Dplay (+32%), Mediaset Play (+44%), Tim Vision (+60%), Infinity (+213%) e Now Tv (+119%). Questi player beneficiano in questa fase di cataloghi molto ampi e del lancio a marzo di titoli molto attesi e coinvolgenti sui social network, come Celebrity Hunted su Prime Video e La Casa di Carta su Netflix.

“La fase che stiamo vivendo sta stravolgendo il nostro modo di vivere ed ovviamente anche quello di fruire e interagire con i contenuti video. Già a marzo sono emerse tendenze che andranno valutate nel tempo. Si stanno creando nuove abitudini e altri fenomeni stanno vivendo una forte accelerazione”, continua  Stefano Russo. “La crescita dei commenti relativi alle piattaforme di streaming e ai contenuti on demand proposti dai broadcaster, ad esempio era già evidente negli scorsi mesi e dopo l’accelerazione di queste settimane potrebbe ulteriormente consolidarsi e sedimentarsi nei comportamenti degli italiani”.