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L’advertising nei podcast cresce a livello mondiale del 370% e l’Italia entra in gioco (+37%). Voxnest rileva i dati sulla sua piattaforma Spreaker

Voxnest, tra le principali realtà a livello mondiale per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche per il mercato digital audio, ha rilasciato alcuni dati significativi rilevati sulla sua piattaforma di creazione e distribuzione di podcast Spreaker. Si tratta di una panoramica su tutta l’inventory di Spreaker e di un focus sull’Italia, rispetto al comportamento degli inserzionisti che scelgono di investire nel digital audio advertising.

“Anche in Italia i brand e i centri media hanno capito che puntare sull’audio advertising è una opportunità sulla quale investire”, dichiara nella nota Tonia Maffeo, Head of Marketing Voxnest. “Finalmente, anche la voce ‘podcast’ compare tra le liste dei principali media sui quali pianificare pubblicità”.

L’affermazione del podcast come media alternativo e parallelo agli altri è quindi realmente avvenuta quando le grandi aziende hanno deciso di investire in digital audio. Una scelta che è stata, ed è tuttora, premiata: puntare sui podcast rende sia ai brand sia ai creatori di contenuto.

A questo proposito, Voxnest ha rilevato come tra gennaio 2020 e marzo 2021, il tasso di crescita della pubblicità programmatica su Spreaker in Italia sia cresciuto del 37%: un bel segnale di evoluzione del settore, a riconferma dell’esplosione di interesse da parte degli inserzionisti.

A livello mondiale, su tutta l’inventory di Spreaker, l’advertising su podcast ha generato una crescita del 370% tra gennaio 2020 e marzo 2021: dato che rafforza da un lato quanto raccontato da Voxnest già nel 2019 (ovvero che ‘il 2020 sarebbe stato l’anno dei podcast’), e dall’altro ciò che è stato detto rispetto al digital audio advertising, ovvero che entro il 2021 avrebbe sorpassato il miliardo di dollari. E a sostegno di quelle previsioni, arrivano anche altri dati: solo nell’ultimo anno, su tutta la piattaforma Spreaker, le impressions mensili sono cresciute del 300% (dati Voxnest, gennaio 2020-marzo 2021). Indicatore rilevante dell’enorme fermento che c’è attorno agli sviluppi dell’adv sui podcast, con nuovi soggetti che entrano in gioco e manovre strategiche per conquistare nuovi spazi.

Per quanto riguarda i Paesi in cui gli investimenti adv sui podcast sono cresciuti maggiormente nell’ultimo anno, oltre agli USA – con una crescita del 463% – troviamo il Canada con un eccezionale tasso di crescita del 781% (complici anche le forti relazioni con partner strategici), la Gran Bretagna con una performance di crescita del 78%, e come dicevamo l’Italia che registra una crescita costante nel tempo del 37% rispetto allo scorso anno.

‘Top 5’ categorie di podcast che generano più ricavi: mondo e Italia

Se diamo un’occhiata alle categorie di podcast sulle quali gli inserzionisti hanno investito di più, notiamo come a livello mondiale il focus sia al momento orientato verso il True Crime: questa categoria è infatti aumentata del 389% a livello di introiti pubblicitari rispetto ai primi mesi del 2020, andando così a occupare il primo posto assoluto della nostra ‘Top 5’. Non significa necessariamente che gli inserzionisti investano solo su True Crime, ma semplicemente che in questa specifica categoria nell’arco di questo ultimo anno, sono stati creati e catalogati moltissimi nuovi podcast: inutile dire che se c’è più produzione, c’è anche più scelta, e di conseguenza le possibilità di declinare gli investimenti su più show si moltiplicano.

Al secondo posto della nostra ‘Top 5’ mondiale, troviamo Sport (categoria che ha ripreso quota soltanto dopo l’estate 2020, dopo un break di qualche mese), seguita da Society & Culture, vasta categoria che accoglie show dal ritmo più diverso (racconti di vita, punti di vista sull’attualità, podcast a sfondo sociale, show culturali ecc.) che vanta ricavi cresciuti del 117% in poco più di un anno. Al quarto posto, News & Politics (ricavi cresciuti del 463%) con un avanzamento deciso da settembre 2020, forse legato anche all’attenzione verso le Presidenziali negli USA.

Quinto ed ultimo posto, la categoria Comedy (ricavi cresciuti del 397%), che racchiude podcast sulla comicità ma anche biografie divertenti, varietà audio dal sapore vintage, commenti ai fatti dell’attualità dal taglio sagace: varie sfumature di show su ogni argomento, fatti per riflettere sorridendo.

Nel nostro Paese, la ‘Top 5’ cambia decisamente. In testa, troviamo la ‘super-categoria’ Society & Culture, che nel giro di poco più di un anno ha generato una crescita importante, parliamo del 320% (tra gennaio 2020 e marzo 2021): essendo una categoria molto vasta, al cui interno sbocciano numerosi podcast di cultura generale, non sorprende che sia più facile per un inserzionista orientarsi all’interno di tale categoria. Il secondo posto è occupato dalla categoria Technology, che all’inizio del 2020 giocava la parte del leone ma in seguito ha segnato una piccola battuta d’arresto – in concomitanza con l’esplosione della pandemia, durante la quale inevitabilmente si sono momentaneamente preferite altre categorie di ascolto. Segue la categoria Comedy – con una crescita dei ricavi del 447% nell’arco di poco più di un anno. Il quarto posto è occupato da Arts & Books, mentre il quinto e ultimo posto appartiene a due categorie, a pari merito l’una con l’altra: History e Business.

Categorie future ‘new entry’

Un dato interessante da segnalare è la crescita della categoria Health & Fitness: benché non sia tra le ‘Top 5’ a livello mondiale, è però quella che ha avuto un incremento del 676% di ricavi da pubblicità, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (gennaio 2020- marzo 2021).
Un altro trend rilevato su tutta l’inventory di Spreaker, è la crescita della categoria Arts & Books, che registra una performance di ricavi da adv importante (il 657% in più rispetto all’inizio del 2020): show sull’arte e sulle mostre, ma anche biografie di artisti e makers, recensioni di libri alternativi, consigli e commenti su novità editoriali e artistiche, e molto altro.

ADV sui podcast di Spreaker: i settori che in Italia investono maggiormente

In Italia dallo scorso anno il podcast è diventato un media riconosciuto a tutti gli effetti, e come tale, viene declinato nelle strategie di promozione e marketing esattamente come accade per la TV, la Radio, e l’intero settore Internet. In questo senso, sono sempre di più le aziende che nel nostro Paese accolgono l’idea di promuoversi attraverso spot audio sul catalogo di Spreaker.

“Presentiamo ai possibili inserzionisti i contenuti dei nostri podcaster proponendo dei verticals, ovvero delle raccolte di podcast affini per argomento e audience, curati editorialmente dal nostro team, sulla base degli input che riceviamo”, continua Tonia Maffeo. “Cerchiamo in questo modo di proporre adv mirata e in linea con il target richiesto”. Target rappresentato dai Millennials e sempre di più lo sarà dalla Generazione Z (i nati dalla metà degli anni 90).

Al primo posto dei comparti che in questo ultimo anno hanno investito di più, troviamo il settore Automotive (automobili ma anche accessori e componenti per veicoli), al secondo posto il macrosettore Shopping – categoria che rappresenta alcuni colossi dell’eCommerce – poi Video & Computer Games. Al quarto posto Fast Food (alcune catene e multinazionali note) e infine Desserts & Baking (alcuni tra i grandi marchi di dolciumi).