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La sfida di Ludwig: superare le barriere linguistiche in Cina attraverso il supporto di Alipay

Alla fine del 2014, dopo 6 mesi da borsista al MIT, Antonio Rotolo sviluppa un’intuizione: occorre abbattere ogni barriera linguistica e offrire a milioni di studenti, ricercatori e professionisti nel mondo la possibilità di scrivere più facilmente in inglese. Insieme gli amici di sempre, anche loro ricercatori universitari, Roberta Pellegrino e Federico Papa, decidono di trasformare l’idea in progetto imprenditoriale: nasce così Ludwig.

Ludwig è un motore di ricerca linguistico specializzato nel confronto di frasi, nato per consentire a chiunque di scrivere correttamente in inglese. Grazie al confronto con testi provenienti da fonti affidabili (giornali, pubblicazioni scientifiche verificate, etc.), attraverso un algoritmo di ricerca proprietario chiamato SentenceRank, Ludwig permette all’utente di capire se le frasi che sta scrivendo sono corrette e hanno senso. Ludwig non tiene conto solo delle regole grammaticali, ma anche e soprattutto dell’uso della lingua in contesti affidabili.

“Abbiamo pensato di creare un supporto utile a tutte le persone che devono scrivere in lingua inglese e non essendo madrelingua, possono avere difficoltà quando si confrontano con colleghi che invece lo sono. Ci siamo tuffati in questa avventura senza fondi, dalla Sicilia, con l’idea di raggiungere il più alto numero possibile di persone”, ha commentato in una nota Roberta Pellegrino, co-fondatrice di Ludwig.

A febbraio 2016, comunque, Ludwig è online in tutto il mondo, il traffico del sito comincia a crescere grazie al passaparola; nel 2017 il team rilascia la desktop app e nel 2018 c’è finalmente la ‘release’ di Ludwig Premium. Nel 2019 il traffico continua ad aumentare, soprattutto in Asia e il team comincia a notare che gli utenti più attivi sono di origine cinese sparsi per il mondo. Grazie ad alcune agevolazioni messe a disposizione dall’agenzia ICE, il team vola così in Cina per alcuni mesi per cercare di conoscere e capire meglio un mercato che, a detta di tutti, è differente rispetto agli altri.

“Quando siamo arrivati in Cina abbiamo capito che avremmo dovuto avere un approccio nuovo per andare incontro alle esigenze di quegli utenti. Inoltre, abbiamo subito realizzato che non si poteva prescindere dall’avere un sistema di pagamento locale come Alipay, oltre ad aprire una sede legale in Cina per adeguarci all’ecosistema digitale cinese anche attraverso l’assunzione di talenti locali e la collaborazione con professionisti nativi”, ha aggiunto Pellegrino.

La partnership con Alipay, che ha permesso a Ludwig di essere ancora più vicini agli utenti, e il contatto con il team ha permesso di dare un’ulteriore spinta al business in Asia. Durante il 2020, sono nate Ludwig Shanghai e Ludwig Hong Kong International, con l’obiettivo di crescere in Cina e Sud-est asiatico, aprendo così in futuro a possibilità di partnership anche con Alibaba Cloud ma anche di permettere di pagare con wallet digitali che accettano Alipay.

“L’approccio che ha avuto Alipay nei nostri confronti ci ha meravigliati”, ha concluso Pellegrino. “È un nome importante a livello globale, non ci saremmo mai aspettati una cura e un supporto così costanti. Abbiamo trovato sicuramente un partner in grado di supportarci e rispondere a diverse esigenze, che vanno dall’abilitazione al supporto cloud. Ma anche persone vicine. È quel fattore umano che non ti aspetti ma che rende tutto diverso”.

La partnership prevede nuove attività che verranno realizzate insieme nel corso dei mesi per agevolare gli utenti cinesi da tutto il mondo e, aspettando di tornare a volare per la Cina, uno dei fondatori di Ludwig ha partecipato all’‘Alibaba Netpreneur Masterclass Italy’ organizzata da Alibaba Business School (ABS), la divisione di training e alta formazione del Gruppo Alibaba, in collaborazione con Netcomm, il Consorzio del Commercio.