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In Italia l’eCommerce B2c di prodotto corre verso i 38,6 miliardi nel 2024 (+6%), ma la penetrazione sul totale acquisti Retail resta stabile all’11%

Valentina Pontiggia, Direttrice dell’Osservatorio eCommerce B2c
Valentina Pontiggia, Direttrice dell’Osservatorio eCommerce B2c
di Massimo Bolchi

“Nel 2024, il mercato eCommerce B2c di prodotto continuerà a crescere (+2,2 miliardi di euro rispetto al 2023) anche se con ritmi più contenuti. L’incremento passerà dal +9% dell’anno precedente a un +6% nel corso di quest’anno. Il settore più performante nel 2024 sarà Arredamento e home living (+12%), supportato dalle innovazioni nell’esperienza utente, in particolare l’omnicanalità, l’utilizzo dell’Extended Reality e l’offerta di servizi logistici a valore aggiunto. Segue Auto e Ricambi (+10%). Da segnalare la ripresa del Food&Grocery (+8%) dopo il calo registrato nel 2023 (-2%)”, così ha esordito questa mattina Valentina Pontiggia, Direttrice dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano, presentando i dati dell’Osservatorio in occasione della plenaria di apertura della diciannovesima edizione di Netcomm Forum.

Il mercato dell’eCommerce B2C in Italia continua a registrare una crescita costante, così come il numero di acquirenti digitali nel nostro Paese, che oggi sono 33,7 milioni, serviti da 88.000 aziende, la maggior parte delle quali (18,6%) si trova in Lombardia, in Lazio (12,1%) e in Campania (12%).

“In Italia l’eCommerce e più in generale il Retail, dopo aver reagito alle numerose scosse e cambi di equilibrio degli ultimi anni, si trova ora nella fase dell’osare“, ha ripreso Pontiggia. “L’online sta sperimentando l’utilizzo di tecnologie (anche di frontiera) in grado di migliorare le attività di relazione con il consumatore e di ottimizzare il back-end. Prove virtuali di capi di abbigliamento, soluzioni basate sull’AI, come la raccomandazione evoluta dei prodotti, la ricerca tramite immagini e il supporto di chatbot, incrementano e migliorano l’accesso all’acquisto per qualsiasi generazione, assicurando un ampliamento della base di clienti”.

Analizzando poi in particolare le società di capitale – che generano il 95,7% del fatturato totale -, la maggior parte ha dai 6 ai 10 anni di vita (il 33%) e dagli 11 ai 25 anni (il 30%); mentre solo il 2,5% delle aziende più giovani, con meno di 2 anni, e il 3% di quelle con più storia alle spalle, con oltre 50 anni di vita, ha un proprio sito di e-commerce. Quasi l’80% delle aziende analizzate ha almeno un social network. Facebook è quello più diffuso (90,8%) tra queste, seguito da Instagram (76,2%), YouTube (21,1%), Linkedin (18,1%) e Twitter (17,3%).

Radiografia delle aziende eCommerce

Il 78,8% delle aziende con un proprio sito eCommerce offre più di un metodo di pagamento: nello specifico, il 20,8% ha 2 metodi di pagamento, il 28% ne ha 3 e il 30% ne ha 4 o più. Tra le aziende con un solo metodo di pagamento, il 47,7% adotta PayPal, il 33,54% la possibilità di pagare con Carta di Credito e il 10,37% con Bonifico Bancario. Tra le aziende che offrono due metodi di pagamento, ancora una volta la maggioranza adotta PayPal (il 71,87%) e la Carta di Credito (il 72,23%), e il 38,5% offre la possibilità di pagare tramite Bonifico Bancario. Per quanto riguarda le aziende che offrono 3 metodi di pagamento, la Carta di Credito e PayPal restano in testa con, rispettivamente, il 91,66% e il 91,19%, e dal Bonifico Bancario per l’82,6% dei casi. Più di 2 aziende su 3 hanno avuto una crescita dei ricavi negli ultimi due anni e circa la metà ha avuto una crescita dell’Ebitda e, rispetto alla media delle Società di Capitale italiane, le aziende e-commerce mostrano una minore quota di aziende con rischiosità elevata (17,3% vs. 21,2%).

I touchpoint digitali influenzano gli acquisti in negozio più di quanto gli acquisti in negozio influenzino quelli online

Oltre un terzo delle decisioni di acquisto offline (38,9%) sono influenzate da touchpoint digitali. Sono soprattutto gli acquirenti di prodotti come smartphone (95,5%), di elettronica (76,5%), elettrodomestici (76%), attrezzatura sportiva (69,6%), food delivery (60%), contenuti fisici (59,7%), arredamento e casalinghi (55%) e giocattoli (53,3%) ad avere consultato almeno un canale digitale prima di compiere l’acquisto in negozio. L’influenza vale anche dall’offline verso l’online, seppur in percentuale minore: il negozio fisico, infatti, orienta un quarto degli acquisti online (25%) e, in particolare, la visita in un punto vendita del prodotto/servizio è particolarmente rilevante nell’influenzare gli acquisti online di elettrodomestici (53,6%); arredamento e casalinghi (44,4%); calzature (43,5%); food delivery (42,6%), attrezzatura sportiva (41,9%).

Come pagano gli italiani che acquistano online

La maggior parte degli acquisti online (92%) viene saldata al momento dell’ordine, mentre solo nell’8% dei casi il pagamento avviene alla consegna o al ritiro, oppure nel momento di utilizzo del servizio (per esempio, in albergo). Continua a diminuire l’utilizzo del contante, che ad oggi viene utilizzato solo dal 2,1% degli italiani per acquistare online. Mentre i metodi di pagamento più utilizzati sono il Digital Wallet (dal 32,7%), la carta prepagata (dal 26,6%) e la carta di credito (dal 25,2%). Il bonifico è utilizzato solo nell’1,4% dei casi ma con importi 4 volte superiori alla media.