Il 5G è una tecnologia che apre a nuove prospettive e opportunità, soprattutto in termini di sviluppo e riduzione delle disuguaglianze, ma allo stesso tempo genera ancora alcune diffidenze e perplessità da parte dei cittadini che chiedono, quindi, informazioni corrette e autorevoli. Questo è quanto emerge da un’indagine sul livello di conoscenza che gli italiani hanno della connessione 5G, realizzata dalle Associazioni dei consumatori (Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e Udicon) con il sostegno non condizionante di WindTre e presentata oggi a Roma presso l’Associazione Civita.
I risultati mostrano che il 5G è una tecnologia ancora poco diffusa, soprattutto tra gli anziani: solo il 21,4% dei rispondenti utilizza al momento una connessione mobile 5G. Anche se non emergono differenze significative tra le classi di età, si nota un maggior utilizzo della connessione nei più giovani, nei soggetti con un titolo di studio più elevato e nei nuclei familiari che comprendono minori.
Il 32,5% dei rispondenti che non usa ancora il 5G dichiara di non essere intenzionato a passare al nuovo sistema, mentre il 49,5% afferma che lo farà nel lungo periodo, con l’obiettivo di acquisire maggiori informazioni e verificare gli sviluppi futuri della tecnologia. Il 44,6% di chi attualmente non utilizza il 5G non sa se tale tecnologia sia disponibile o meno nella propria città. In particolare, la percentuale più elevata di risposte negative è registrata al Sud (24%).
La ricerca di una informazione corretta e una diffidenza maturata a causa delle false informazioni
La maggior parte delle persone intervistate non ha conoscenze specifiche sulla tecnologia e sui dispositivi 5G. Oltre la metà (56%) ne ha infatti una conoscenza minima o nulla. La principale fonte di informazione per gli italiani sembrerebbe essere rappresentata dagli articoli di approfondimento (42%) e dai canali social (32,5%). L’82,5% dei rispondenti si evidenzia la necessità di ricevere informazioni più concrete, affidabili e dettagliate sul 5G, soprattutto in relazione alla salute, alla cyber security e alla privacy. Inoltre, circa il 60% ritiene che tali informazioni dovrebbero provenire dalle Associazioni dei consumatori. La diffusione del 5G presenta perciò diverse sfide, come garantire la sicurezza informatica e rispettare i diritti dei consumatori.
Tra i vantaggi: sviluppo, miglioramento dei servizi e riduzione delle disuguaglianze
Il 70% dei rispondenti ritiene la diffusione del 5G utile o importante, in misura maggiore per chi ha un titolo di studio più alto e per chi abita al Sud e nelle Isole. Gli esiti dell’indagine mostrano che i consumatori riconoscono i potenziali vantaggi che potrebbe comportare la diffusione del 5G. Tra questi, gli intervistati indicano principalmente il miglioramento delle performance delle comunicazioni telefoniche e delle connessioni internet (79,6%), lo sviluppo di innovazioni tecnologiche (50,9%) in termini di robotica e di organizzazione delle città verso il modello Smart City. Per il 58% dei rispondenti lo sviluppo del 5G e dei servizi associati rappresenta un’opportunità in termini di riduzione delle disuguaglianze sociali. Aspettativa condivisa soprattutto dai più giovani e dai cittadini del Sud e delle Isole.
I consumatori italiani, infine, sono interessati al 5G e riconoscono i potenziali vantaggi che potrebbe offrire. Per promuoverne la diffusione, sarà importante fornire informazioni più dettagliate ed esaurienti sulla tecnologia e sulle sue caratteristiche per tranquillizzare gli utenti, soddisfare le loro esigenze e tutelare i loro diritti di consumatori.