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#EffortlessModernMarketing, Adform: “Stiamo per affrontare un mondo senza cookie di terze parti e dobbiamo fare in modo che tutti arrivino preparati alla scadenza del 2022”

Con Davide Corcione, Country Manager Adform Italy, parliamo delle più importanti tappe di questo 2020, che ha coinciso con il 18° compleanno dell’azienda, caratterizzato da nuovi ingressi, lanci importanti e nuove partnership. Ma anche di nuovi progetti, soprattutto sul fronte dei first & third party data.

“Come tutti, di fronte a un evento così inaspettato e travolgente, abbiamo seguito le direttive dei governi dei singoli paesi in cui operiamo. In Italia abbiamo applicato lo smart working da subito e ancora adesso è in vigore. Nonostante la pandemia abbia sconvolto i piani di molte aziende, noi siamo riusciti a sostenere il nostro business e siamo stati anche in grado di ampliare il nostro team locale con l’ingresso di quattro professionisti: Loris Matha, Platform Solution Consultant; Ivan Marino, Senior Enterprise Solution Manager; Giuseppe Gallo, Senior Platform Solution Specialist; Sabina Marchetti, Account Director.

L’anno è sicuramente stato intenso: siamo partiti con le celebrazioni del nostro 18° compleanno per poi focalizzarci sull’importante lancio della nuova piattaforma, Adform FLOW. Ci sono voluti tre anni di intenso lavoro per creare una soluzione che concentri in una sola piattaforma, dal semplice utilizzo, tutti gli strumenti di cui i marketer hanno bisogno: DSP, DMP, SSP, DCO e AdServer. Adform FLOW è nata da una consapevolezza condivisa: chi investe o sviluppa progetti di marketing digitale si è sempre imbattuto con le inefficienze introdotte da una miriade di soluzioni martech e adtech. La situazione economica attuale spinge sempre più verso la ricerca dell’efficienza, soprattutto in questo momento: per questo, più che mai, il nostro focus è quello di fornire soluzioni capaci di dare valore aggiunto ai nostri clienti, permettendo loro di fare molto di più di quanto abbiano mai fatto in passato. Con una user esperience eccezionale e a strumenti avanzati di collaborazione uomo-macchina, Adform FLOW mette a disposizione soluzioni di augmented intelligence per amplificare i risultati e gli obiettivi di business.

Le capacità di Adform FLOW sono state riconosciute anche da importanti terze parti. La piattaforma, infatti, ha stabilito uno standard in termini di trasparenza ed efficienza certificato da PwC che ha sottoposto Adform FLOW a una revisione rigorosa con test pratici, eseguiti su base campionaria. I risultati hanno dimostrato che Adform FLOW è  trasparente al 100% per quanto riguarda i tech fee, i costi legati ai dati e i costi del media all’interno dello stack tecnologico Adform. Il test ha inoltre confermato un tasso di audience match rate del 100% tra la DSP e la DMP di Adform, nonché un reporting accurato al 100% e zero discrepanze in tutta la piattaforma tecnologica Adform. Infine, il rapporto ha riscontrato un significativo aumento dell’efficienza, calcolata tra il 24 e il 60%, in specifici flussi di lavoro giornalieri, grazie all’utilizzo di Adform FLOW.

A dimostrazione di quanto affermato poco fa, Adform è stata in grado di fornire questo elevato livello di trasparenza ed efficienza, grazie allo sviluppo di una piattaforma pubblicitaria completamente integrata, in contrasto con le esistenti soluzioni frammentarie disponibili sul mercato,

A tutto questo aggiungiamo, a livello corporate, l’arrivo di Troel Jensen, nuovo CEO di Adform dallo scorso aprile che sta rafforzando, a livello internazionale, il posizionamento di Adform quale realtà adtech indipendente e leader nella tecnologia di software di advertising, e sta guidando lo sviluppo commerciale dell’azienda”.

Creatività e tecnologia: qual è il giusto mix delle due componenti?

Abbiamo lavorato su più fronti. Soffermandoci sul tema della creatività, in un’ottica di fornire nuove soluzioni al mercato, abbiamo introdotto un formato rivoluzionario per chi opera in questo settore e di cui siamo particolarmente orgogliosi perché è stato ideato e sviluppato dal team italiano: Universal Skin. Si tratta di un template per le skin basato su set di immagini con tag unico e universale che è diventato standard grazie a una serie di benefici che migliorano il troubleshooting: minor tempo di lavorazione per i brand inserzionisti e le loro agenzie, riduzione dei passaggi per la sua gestione e pubblicazione. Universal Skin ha di fatto introdotto un nuovo modo di concepire i formati ad alto impatto: con un unico template, capace di riconoscere il sito di destinazione e di adattarsi alle specifiche del dominio, è possibile far girare lo stesso formato su molti siti web e network. Adform Universal Skin funziona su entrambe le sue soluzioni AdServing e DSP. La novità gira in programmatic e in reservation come una skin standard e introduce una gestione semplificata per i trader, perché si basa su una soluzione a tag unico. Costruito con il supporto del DCO di Adform, facilita lo sviluppo di rich media e rappresenta la base per costruire le skin animate. Skin che diventano scalabili attraverso la stack connessa di Adform.

Con l’obiettivo di supportare i processi e il lavoro dei clienti, abbiamo completamente rinnovato la nostra Adform Academy: un nuovo programma di formazione e certificazione individuale, gratuito, semplice e veloce, disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ripensata totalmente, l’Academy sostituisce il programma GetCertified finora disponibile e offre due nuovi percorsi formativi: DSP Fundamentals Path e Ad Serving Fundamentals Path. Per ottenere la certificazione è necessario superare i diversi livelli di corsi come, per esempio, ‘Platform Essentials’. Ciascun corso può essere seguito individualmente, in base alle singole esigenze. Nel corso di quest’anno, molti altri approfondimenti e livelli di formazione sono stati messi a disposizione, come per esempio il corso Partnership.

Operativamente, come vi siete mossi sul mercato?

Abbiamo lavorato molto sulle partnership chiudendo degli accordi strategici per potenziare alcune aree specifiche della pubblicità digitale.

Abbiamo siglato una partnership con  Adcombi, adtech olandese specializzata in soluzioni per la pubblicità locale multi-advertising, per rendere disponibile anche in Italia un’offerta che semplifica il programmatic buying dell’advertising locale. In particolare, l’unione della DSP di Adform con la tecnologia per la pubblicità locale di Adcombi mette a disposizione degli advertiser e delle loro agenzie strumenti integrati per pianificare campagne pubblicitarie online iperlocali, video compresi, che introducono un livello di semplificazione notevole, riducendo i tempi necessari per costruire progetti per loro natura frammentati e che richiedono un importante lavoro (soprattutto in termini di ore) per un’attività di media planning complessa.

Abbiamo chiuso un accordo con FreeWheel per l’utilizzo congiunto dei nostri software per semplificare il programmatic buying con l’obiettivo di migliorare la customer experience e semplificare i processi. Dall’unione dell’esperienza tra Adform e FreeWheel è nata un’offerta personalizzata sul fronte demand (DSP), grazie all’integrazione dell’inventory Advanced TV e TV connessa (CTV) di FreeWheel con la DSP multicanale di Adform alimentata da un sistema di proprietà basato su AI per l’attivazione di campagne paid-media. Attraverso una co-gestione degli acquisti che tiene conto degli interessi dei publisher e dei buyer, si offre agli inserzionisti una soluzione affidabile e consolidata in grado di garantire i migliori risultati di branding e di performance. La collaborazione permette di offrire una gestione completa delle campagne, consentendo un’esperienza di video buying fluida e trasparente a chi vuole investire nell’acquisto di inventory particolarmente qualificate come CTV, OTT e Advanced TV.

Qual è la vostra visione sul futuro della industry della pubblicità digitale? A quali progetti state lavorando?

Parlare del futuro, per chi lavora nell’industry dell’advertising digitale, significa parlare di first & third party data. Sappiamo che stiamo per affrontare un mondo senza cookie di terze parti e dobbiamo fare in modo che tutti gli operatori di questo settore arrivino preparati alla scadenza del 2022. Adform si sta muovendo su questo fronte ormai da più di un anno e siamo già in una fase avanzata. Ne è una prova la comunicazione di pochi giorni fa di Prebid.org, un’organizzazione indipendente che mira a garantire e promuovere pratiche di header bidding corrette, trasparenti ed efficienti in tutto il settore, con l’annuncio della disponibilità di ShareID, un identifier open source, community-owned, che permette agli editori di gestire l’identificatore come valore first-party o third-party. Ci sono diversi aspetti interessanti di questo annuncio che riguardano Adform e che Adform supporta: la soluzione di Prebid.org garantisce il futuro della pubblicità in programmatic post third-party con un set up con lo stesso set up che Adform già usa da diversi mesi con alcuni publisher, come per esempio Sanoma nei Nordics, ma anche in Polonia, Danimarca e presto anche in Italia (attualmente in fase di test).

Adform ha lavorato più di un anno su questa soluzione che fa leva su ID neutrali e già applicata in diversi mercati in tutto il mondo. Altro aspetto rilevante dell’annuncio di Prebid.org è il fatto che il progetto è guidato da una organizzazione, non da un singolo player e questo è un grande segnale di collaborazione da parte delle aziende dell’industry dell’online advertising che si uniscono e lavorano per creare le basi per il futuro della pubblicità digitale. Adform sostiene queste forme di cooperazione così come supporta le soluzioni di neutral ID che puntano a dare valore ad advertiser e editori che si impegnano a soddisfare i più elevati requisiti di privacy. La soluzione di Prebid, quindi, è neutrale al 100%, è un game-changer che Adform già usa e che porta benefici sia agli inserzionisti, sia agli editori nel pieno rispetto della privacy, oltre che ad essere una soluzione compliant al rispetto dei requisiti di privacy ed è la soluzione che i CMO stavano cercando per risolvere il problema della mancanza dei cookie di terze parti per continuare a pianificare campagne mirate a target specifici e in programmatic.