Che domanda non ti farei mai se tu non fossi donna?
Probabilmente la domanda relativa a quanto la famiglia incide sulla carriera e come si concilia.
Qual è il tuo stile di leadership?
Partecipativo, delegare e far crescere le persone anche quelle migliori di me instradandole sul binario giusto.
Come ti descriverebbe il tuo team?
Spero come un Leader capace di creare le condizioni affinché si esprimano al meglio ma molto esigente. Non tollero chi fa ‘spallucce’.
Adattarsi o innovare?
Dipende: non avere paura di innovare/cambiare quando ci sono le condizioni. Adattarsi quando il contesto non consente di più. La difficoltà sta nel trovare il giusto equilibrio.
Chi è la tua eroina? E il tuo eroe?
Pesco tra i personaggi storici o di fantasia: Mafalda e Barack Obama.
Lavori in un settore in costante cambiamento, come fai a mantenerti al passo coi tempi?
Mi informo, ascolto le esperienze altrui, studio e non ho paura dell’errore.
Se non facessi quello che fai, faresti?
Aprirei una libreria per ragazzi.
La carriera si pianifica o succede?
Si pianifica la strada e si cercano le opportunità. Ma alcuni sentieri si prendono solo se sei al momento giusto nel posto giusto e questo non lo puoi pianificare.
A quale caratteristica devi di più il tuo successo?
La perseveranza in gioventù, la resilienza nella maturità, l’impegno costante, la resistenza al sacrificio.
Cosa diresti alla te stessa 18enne?
Non permettere a nessuno o alle ‘circostanze’ di decidere la tua strada.
Che augurio fai al tuo mercato per il prossimo futuro?
Di puntare alla competizione e non appiattirsi sul ‘così fan tutti’.
