Healthcare

Psoriasi, un corto per superare vergogna, depressione, isolamento e liberare le proprie emozioni

La psoriasi per oltre 125 milioni di persone nel mondo è molto di più che una malattia della pelle, è una patologia visibile, complessa da gestire e caratterizzata da un impatto a livello psicologico e fisico impattante. Le persone con psoriasi devono spesso fare i conti con vergogna, depressione e isolamento. Per molti, scoraggiati dalle recidive periodiche che fanno ricominciare tutto daccapo e da terapie spesso insoddisfacenti, la convinzione è che questa malattia ponga un limite alla propria vita.

Da queste considerazioni nasce il corto Da Capo, presentato oggi nel corso della conferenza in live streaming Psoriasi, un corto per liberare le proprie emozioni organizzata da AbbVie per la campagna internazionale Let Me Be Clear.

Il corto, firmato dal regista Paolo Santamaria, non vuole parlare direttamente della malattia ma è concepito come una metafora creativa che intende trasmettere sensazioni ed emozioni simili a quelle legate alla psoriasi. E per farlo utilizza il linguaggio della musica, narrando la fatica e l’impegno necessari a Giulia – musicista al suo debutto con la Sonata per pianoforte n.14 Al chiaro di luna”di Ludwig Van Beethoven – per affermare la propria voce unica e originale.

Il regista abruzzese, ex allievo CSC, ha scelto come interpreti principali gli attori Nicola Nocella e Maria Vittoria Casarotti Todeschini, anch’essi ex allievi della Scuola Nazionale di Cinema.

Da Capo è un’iniziativa promossa da AbbVie – con il patrocinio dell’Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza APIAFCO – per la campagna internazionale Let Me Be Clear, una piattaforma digitale per invitare le persone con psoriasi a condividere la loro storia e accedere a strumenti per facilitare il dialogo con il dermatologo.