Vittorio Corsini – Dai su fammi un sorriso, Farsettiarte torna a scommettere sul contemporaneo con un progetto diffuso di arte pubblica

Vittorio Corsini, Dai su fammi un sorriso, Cortina, 2019

Vittorio Corsini (Cecina, Livorno, 1956), artista che nel 2008 aveva investito Milano con una serie di affissioni in cui invitava i passanti a compiere un gesto per lui (Codice rosso, 2008), da mercoledì 1 luglio torna a rivolgersi al pubblico della strada con un nuovo intervento che si estende da Milano a Prato attraverso una doppia sede espositiva: la centrale vetrina della Farsettiarte, sotto il Portichetto di via Manzoni, e, grazie alla collaborazione che la Galleria ha stretto con il Comune di Prato, il Torrione del Castello dell’Imperatore, simbolo della città toscana.

‘Dai su fammi’ un sorriso è un progetto che ruota intorno a una serie di scritte scultoree al neon che, come spesso accade nella pratica di Corsini, rappresentano indicazioni, veri e propri inviti rivolti allo spettatore che diviene interlocutore diretto dell’opera.

A Milano, dalla vetrina di via Manzoni, Vittorio Corsini si rivolge direttamente al passante, chiedendo un sorriso. Per il capoluogo lombardo Corsini presenta una nuova opera neon con luce intermittente, realizzata appositamente per questa occasione. La scritta ‘dai su fammi un sorriso”’riproduce la calligrafia di una donna di 92 anni, con una grafia corsiva molto curata che lascia intuire una formazione scolastica di altri tempi. Una striscia di parole che si accende a intermittenza e dalla vetrina di passaggio chiama le persone all’esterno, segno di una voce che ciascuno può ricondurre ai propri parenti più anziani, in questi ultimi mesi minacciati dal dilagare del Covid-19. Sono proprio quelle voci, che oggi appartengono a chi di fatto è sopravvissuto, che nell’intenzione di Corsini chiedono di abbattere il muro dell’indifferenza e dimenticare per un attimo le angosce, lasciandosi andare a un sorriso accogliente.

Chi invece si troverà a passeggiare nel cortile o intorno alle mura dal Castello costruito per volontà di Federico II di Svevia a Prato, potrà incontrare le parole al neon della medesima frase, rappresentata da 5 diverse grafie, che invitano a fare un sorriso. L’opera deriva da un progetto del 2019 realizzato a Cortina, che segna un momento fondamentale nella collaborazione tra Vittorio Corsini e Farsetti. L’artista aveva invitato 5 personalità di primo piano per la comunità ampezzana (Luigi Alverà, Nadia Dimai, Flavio Lancedelli, Kristian Ghedina e Roberta Alverà) a trascrivere la frase ‘dai su fammi un sorriso’. I neon ricavati da queste scritture ne sono la traduzione scultorea, ma soprattutto la presentazione fisica di un invito che si riversa direttamente sul lettore/spettatore.