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Radio Goes Digital. A Milano esperti del settore radiofonico e dell’advertising fanno il punto sulle nuove opportunità offerte dal Digital Audio Advertising. Durante l’incontro IAB Italia ha presentato il primo documento ufficiale di regolamentazione pubblicitaria del comparto

Si è tenuto oggi a Milano Radio Goes Digital, incontro dedicato al futuro della radio organizzato da DigitalMDE, nel quale sono state descritte tutte le opportunità che il Digital Audio Advertising offre a editori, concessionarie, agenzie e inserzionisti.

L’adozione della trasmissione digitale in streaming, spiega una nota, si inserisce nel generale contesto di innovazione tecnologica che caratterizza l’attuale fase di evoluzione dei media. Dopo la televisione, la possibilità di trasmettere i propri contenuti via internet e in modalità on demand riguarderà presto anche l’intero settore radiofonico e porterà significative trasformazioni nel mercato dell’advertising in Italia, paese in cui il fenomeno è ancora poco diffuso.

Su questi temi di sono confrontati esperti del settore radiofonico e dell’advertising che hanno fatto il punto, prima, sulla situazione italiana e nel mondo e, poi, sulle nuove frontiere che il Digital Audio Advertising apre al mercato pubblicitario italiano.

L’incontro si è aperto con Matteo Caccia, speaker di Rai Radio 2, con un racconto focalizzato sulle caratteristiche peculiari del linguaggio audio, di quali siano i suoi punti di forza e le sue unicità.

Mirko Lagonegro (nella foto), Ceo & Co-Founder di DigitalMDE, ha dato il via alla discussione facendo il punto sulla situazione oggi in Italia: “Con una penetrazione in termini di possesso di smartphone pari al 73% della popolazione, per gli italiani essere costantemente connessi è divenuta un’abitudine. Di questi, già nel 2016, il 14,5% ascoltava abitualmente le web radio, principalmente via smartphone e altri dispositivi mobile”.

Daniele Sesini, Direttore Generale e coordinatore del Tavolo Digital Audio di IAB Italia, ha presentato i lavori sul Digital audio e la pubblicazione del primo documento ufficiale di regolamentazione pubblicitaria: “Il White Paper che presentiamo oggi descrive la sua value proposition e, per la prima volta, stabilisce modalità e parametri di funzionamento, misurazione e compravendita del comparto, evidenziando le opportunità che questo nuovo framework offre al mercato italiano, coerentemente a quanto già sta accadendo nel resto del mondo”. Il Report sul Digital Advertising di IAB Usa indica infatti il 2016 quale anno di debutto di questa categoria con oltre 1.1 miliardi di dollari di investimenti. Oltre i 2/3 degli inserzionisti americani hanno dichiarato che nel corso del 2018 aumenteranno i loro investimenti nel Digital Audio Advertising.

A chiudere la prima parte dedicata al mercato Italiano, Andrea Lamperti, Direttore Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, che ha illustrato i dati del mercato italiano dell’Internet Media in generale – valutato 2,36 miliardi di euro nel 2016 – e ha auspicato l’inserimento del Digital Audio in questo mix pubblicitario digitale.

Una panoramica sui trend di crescita del Digital Audio nel resto del mondo e l’impatto sul media mix è stato fornito da Benjamin Masse, Market Development & Product Strategy di Triton Digital: “Secondo gli studi di Edison Research, partner di Triton Digital, nel 2017 il 53% degli americani con un’età superiore ai 12 anni ha ascoltato una radio online nell’ultima settimana, con una crescita di oltre il 50% rispetto al 2016. Durante gli ultimi 7 anni l’audience complessiva è cresciuta del 575% e si stima che il 57% degli americani (155 milioni) ascoltino mensilmente contenuti Digital Audio”.

In Uk 21.7 milioni di persone ogni settimana fruiscono di contenuti audio in streaming, mentre secondo IAB Espana nel 2017 il 50% degli internauti con un’età superiore ai 18 anni ha dichiarato di ascoltare Digital Audio negli ultimi 30 giorni, mentre in Germania Webradiomonitor ha rilevato che il 71% degli utenti connessi alla rete, tra i 14 e i 69 anni, ha ascoltato una stazione radio via browser o app.

Delle prime campagne erogate in Italia dal punto di vista delle concessionarie e delle agenzie media, hanno invece parlato Mara Negri, Director of Partnership & Business Development di  Mediamond Spa e Cristina Ughes, Head of Programmatic di Publicis Media.

La prima ha raccontato di come un gruppo radiofonico abbia adottato al suo interno le tecnologie e la struttura organizzativa per offrire al mercato un prodotto pubblicitario nuovo e complementare alla pianificazione in FM, mentre Cristina Ughes ha riportato i risultati operativi della prima campagna commissionata da Publicis Media in questo formato, auspicando una rapida e solida adozione delle caratteristiche proprie del Programmatic anche in questo comparto. 

Sulle opportunità editoriali e pubblicitarie che la radio può cogliere dalla trasformazione digitale e di come gestirle e capitalizzarle ha parlato Davide Panza, Cmo & Co-Founder di DigitalMDE: “L’evoluzione tecnologica, l’introduzione del consumo audio on demand, unitamente all’arrivo di nuovi devices digitali, non solo smartphone ma anche wifi speaker, smart tv, decoder, passando per i preziosissimi dashbord delle connected cars fino ad arrivare agli smart speaker di prossima commercializzazione, sono le premesse per un importante cambio nelle modalità di fruizione del media radiofonico tradizionale e aprono la strada a nuove ed interessanti prospettive pubblicitarie. La forza del linguaggio audio unito alla possibilità di targetizzare le campagne e misurane puntualmente le performance, consentirà al Digital Audio di entrare nel media mix di tutti gli investitori, portando una perfetta complementarietà delle strategie di promozione” ha dichiarato Panza.

A chiusura dell’incontro, Benjamin Masse, ha mostrato gli strumenti tecnologici e le piattaforme che Triton Digital mette a disposizione di radio e concessionarie per valorizzare la loro inventory digitale.